Andrea: il volontariato nel DNA!
Dalla passione per il volontariato all’impegno amministrativo per una comunità più unita e attiva.


Assessore Andrea Mosconi, ci racconti qualcosa di sé.
Sono castelnovese dalla nascita, ho 46 anni, sposato da 13 anni con Anna, papà di Agnese.
Mi sono laureato in Chimica Industriale a Milano e lavoro come responsabile commerciale in un’azienda chimica. Nel tempo libero mi piace leggere, cucinare (dicono che sia bravino), camminare in montagna e costruire Lego (non si smette mai di essere bambini).

Sono attivo nella parrocchia e in diverse associazioni di volontariato, dal 2019 al 2024 sono stato presidente della Scuola dell’Infanzia di Castelnuovo promuovendo tanti progetti dedicati ai bambini, soprattutto quelli con disabilità.
Ho da sempre voluto essere parte attiva della comunità. Credo nei valori positivi del lavoro e del volontariato, non solo per una personale soddisfazione, ma soprattutto per un reale contributo alla vita comunitaria. Anche per questo mi sono avvicinato al mondo della politica locale.
Dopo le sue importanti e prolungate esperienze nel volontariato, in parrocchia, all’interno di associazioni, nella scuola d’infanzia, come sta funzionando l’esperienza in amministrazione?
Che non esistesse la bacchetta magica lo sapevo: scopro sulla mia pelle che entrare nella logica dei meccanismi pubblici è davvero un cammino tortuoso, che richiede pazienza e dedizione, ma che contemporaneamente ho la fortuna di compiere in compagnia di una squadra che mi supporta e che collabora in ogni momento.
La cosa mi rassicura. Ci sono davvero tanti progetti che vorrei portare avanti e senza una squadra sarebbe complesso tenere la barra a dritta, perché il vortice di attività quotidiane che impattano un amministratore è davvero potente, col rischio di non riuscire a tenere ordinate azioni e idee.
Scuole e servizi scolastici sono temi centrali per un’amministrazione che mette al centro la persona.
Dall’esperienza come Presidente, ho imparato l’importanza della scuola non solo come luogo di apprendimento, ma soprattutto come luogo centrale nella socialità.
Ho scoperto, tristemente, che spesso le famiglie semplicemente non si conoscano tra loro. Dovremmo imparare dai bambini che sanno socializzare in un batter d’occhio.
Per le famiglie la scuola tende ad essere un rifugio dove lasciare i figli per gestire le giornate lavorative. Questo è un servizio fondamentale, ma non può essere lo scopo.

Credo fortemente in una scuola VIVA E VISSUTA dove le famiglie trovino uno spazio di confronto, di collaborazione, di crescita. È importante promuovere attività che coinvolgano anche i genitori.
Abbiamo la fortuna di avere scuole già molto propositive, che però spesso si scontrano con un certo distacco degli adulti… ”pensateci voi”.
Avere fiducia negli insegnanti è fondamentale: delegarli totalmente è, secondo me, un grave errore perché rischiamo, come genitori, di perdere di vista il nostro ruolo di primari educatori e di riferimento per i nostri figli.
Quali sono i primi passi per la ricostruzione dei rapporti con le associazioni e tra le associazioni di volontariato castelnovese?
Incontrarsi!!!
L’ho visto in passato e lo confermano questi primi mesi da amministratore.
Le nostre associazioni devono guardarsi in faccia perché, spesso, ciascuna tende a vedere le difficoltà come singola organizzazione e invece, nei due incontri già promossi, abbiamo scoperto, e messo sul tavolo, che talune richieste erano comuni e che si può lavorare insieme per migliorare e finalizzare i progetti.
Inoltre l’incontro aiuta a conoscersi e questo aiuta la collaborazione, condividendo lo spirito di generosità che accomuna tutte le associazioni.
Abbiamo già sperimentato in un paio di occasioni la bellezza del lavorare insieme, ottenendo dei risultati eccezionali come la festa della Befana e la raccolta del farmaco: due momenti che hanno visto tante persone di associazioni diverse lavorare per un obiettivo comune.
In questo primo anno come descriverebbe i rapporti con il Sindaco e con i colleghi amministratori?
Come ho detto sopra, la squadra sta procedendo compatta.
Ciascuno di noi è ben focalizzato sulle proprie deleghe, che richiedono tempo ed energie, con uno spirito di condivisione costante.
Ognuno di noi viene da esperienze diverse, ha sogni e obiettivi diversi, competenze e passioni diverse, eppure siamo sempre connessi e ci aggiorniamo a vicenda quotidianamente sui progetti in essere senza mai paura di darci una mano l’un l’altro, e senza protagonismi.
Ritengo che sia un punto di forza di questa amministrazione, soprattutto perché, anche nei confronti dei cittadini, sappiamo dare risposte su tutto quello che l’amministrazione sta portando avanti e sappiamo essere d’aiuto interpellando i giusti referenti e facilitando i cittadini nell’orientarsi.
Assessore Andrea Mosconi ci parli dei sogni che ha nel cassetto.
Nell’immediato sogno di migliorare come amministratore. Sento la responsabilità di gestire la cosa pubblica e mi rendo conto che dopo quasi un anno ho ancora tanta strada da fare.
Spero nel quinquennio di rendere le associazioni di volontariato più autonome possibile, aiutandole a superare gli ostacoli della burocrazia che rischiano di minare l’entusiasmo dei volontari: base imprescindibile delle nostre comunità.

Riguardo le scuole vorrei una progettualità che riveda gli spazi e gli approcci didattici.
Abbiamo ottime scuole che hanno imparato ad andare oltre i semplici programmi scolastici.
Ora, secondo me, serve alzare l’asticella con attività dinamiche che sappiano valorizzare l’identità di ciascun istituto e che coinvolgano non solo bambini e ragazzi ma anche le famiglie.
Inoltre vorrei coinvolgere gli studenti in progetti che vadano a riscoprire la storia del nostro Comune perché la memoria aiuta a decifrare meglio e più consapevolmente il presente.