La promozione della Cultura della Famiglia è Vita
Perché investire nella famiglia è la scelta più concreta e lungimirante per il futuro delle nostre comunità
NdR: Foto di copertina di Jump 1897.
Perché promuovere una Cultura della Famiglia?
Ci sono due grandi motivi per cui dovremmo impegnarci, tutti, nella promozione di una vera Cultura della Famiglia.
Il primo riguarda ciò che si eviterebbe: le molte conseguenze negative che stanno erodendo la nostra società. Il secondo, invece, riguarda ciò che la famiglia può generare: un orizzonte ricco di opportunità, benessere e crescita.
Sono ormai sotto gli occhi di tutti i segni di una crisi profonda che investe la società occidentale. Alla radice c’è spesso una crisi dei valori che ha lasciato spazio a individualismo, consumismo, edonismo, culto dell’apparenza e pensiero unico.
Con un po’ di onestà intellettuale, i decisori politici, economici e sociali potrebbero già riconoscere che investire sulla famiglia non è una scelta ideologica, ma la via più pragmatica per “fare di necessità virtù”.
Ancora più impegnativo, ma anche più affascinante, è valorizzare tutto ciò che una Cultura della Famiglia può sprigionare. La pseudocultura dominante penetra ovunque e rende difficile far emergere la bellezza di una società costruita su relazioni solide, responsabilità condivise e un autentico senso di comunità. Ma questo è proprio ciò che oggi manca e di cui abbiamo più bisogno.
Una società incentrata sulla Persona ha bisogno della Famiglia
Viviamo in un tempo in cui i valori fondamentali vengono spesso messi in discussione da mode effimere, stili di vita frenetici, egoismi e individualismi di ogni tipo. In questo scenario, l’investimento più intelligente e lungimirante che un comune possa fare è quello sulle persone e sulle famiglie.
Buoni cittadini, famiglie sane e relazioni stabili sono vero capitale sociale. Generano comunità con una identità chiara, capaci di essere solidali, accoglienti e generative.
La nostra società ha bisogno della Cultura della Famiglia come il nostro corpo ha bisogno di ossigeno. E questo ossigeno manca da troppi anni, con conseguenze facilmente riscontrabili in ogni ambito della vita sociale.

L’intero Occidente – e l’Italia in modo particolare – ha bisogno di Famiglia
L’Italia è tra i Paesi con la natalità più bassa al mondo, ben lontana dal livello necessario per garantire la continuità generazionale. Questo significa che stiamo progressivamente rinunciando a dare futuro alle giovani generazioni e a chi verrà dopo di noi.
Il “debito sociale” causato dal crollo delle nascite, per ora, sembra pesare poco: anzi, nell’immediato produce persino qualche risparmio nei bilanci pubblici. Ma è un’illusione. La crisi demografica presto presenterà un conto salatissimo: una società sostenuta da pochissime persone in età lavorativa avrà costi economici, finanziari e sociali ben maggiori di quelli prodotti dall’attuale debito pubblico.
E il bisogno di una Cultura della Famiglia si avverte anche osservando i costumi sociali. Ogni giorno assistiamo allo smarrimento di quei valori che rendono realmente “umana” una comunità.
Gran parte dell’Occidente appare invecchiato, ripiegato su sé stesso, prigioniero di egoismi e amnesie collettive. Sacrifica valori secolari inseguendo pseudo-diritti, pseudo-ecologismi e un buonismo che non genera responsabilità né visione.
L’Europa, in particolare, sembra aver dimenticato la propria storia e il proprio ruolo di guida culturale, cedendo a scelte che spesso mancano di coraggio e di lungimiranza.
La bellezza è Famiglia
La Famiglia è il luogo naturale in cui nascono e crescono condivisione, accoglienza, solidarietà, sussidiarietà, attenzione ai più fragili. È qui che si imparano le relazioni vere, la responsabilità, il dono di sé.
Una società che sostiene la famiglia può rallentare un declino che oggi appare già scritto e, con determinazione, può persino invertire la rotta nel medio-lungo periodo.
La Famiglia è una benedizione, parte integrante del progetto divino e centro del capolavoro della Creazione.
Cosa c’è di più grande dell’amore di due sposi che diventano una sola cosa e affrontano insieme l’avventura della vita?
Cosa di più emozionante dell’accompagnare i figli nella loro crescita, condividendo gioie, fatiche, speranze?
Cosa di più vivo dei legami tra generazioni?
Cosa di più sociale, accogliente e umano della Famiglia?
Cosa di più sorprendente e ricco di sfumature del suo quotidiano, così fragile e così forte allo stesso tempo?

Diamo speranza alla società
Promuovere la Cultura della Famiglia non è solo necessario per la tenuta della società: significa valorizzare tutto ciò che la famiglia già fa e tutto ciò che potrebbe fare se adeguatamente riconosciuta e sostenuta.
Serve alla Famiglia stessa, che quando è consapevole del proprio ruolo diventa motore della vita sociale.
Serve al mondo del lavoro e dell’economia, che prima o poi dovranno prendere atto che una società “a misura di persona” è anche più produttiva, più equilibrata e più sostenibile.
Serve all’intera società, che potrà tornare a guardare avanti con speranza e fiducia.
Un suggerimento di lettura
“Pratiche di vita buona per una cultura della famiglia”, a cura di Stephan Martin Lampowsky.
