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29
November
2025

FIDAS Castelnuovo del Garda: donare è il nostro credo!

Intervista a Rosy Alfano, Presidente della FIDAS di Castelnuovo del Garda

Rosy Alfano
Rosy Alfano
Redazione CdC
Redazione CdC

Rosy Alfano, ci racconti qualcosa di te e del tuo percorso nel volontariato.

Sono Rosa Alba Alfano, ho 50 anni, sono originaria di Erice, in provincia di Trapani, e da 19 anni vivo a Castelnuovo del Garda. Ho un figlio, Anthony, di 19 anni, che vive con me.

Il mio impegno nella comunità castelnovese inizia nel 2009, collaborando con i genitori della scuola dell’infanzia XI Aprile 1848. Poi arriva il progetto “Girandola”: prima come volontaria e poi come membro del direttivo, capisco che il mio tempo dedicato agli altri può davvero fare la differenza.

Rosa Alba Alfano Presidente FIDAS Castelnuovo del Garda (https://www.facebook.com/p/FIDAS-Castelnuovo-Del-Garda-100064816413578/)

Nel 2010 entro come consigliere nel direttivo della FIDAS, esperienza che rafforza in me la consapevolezza del valore del volontariato. Le collaborazioni e le tante relazioni nate nel frattempo mi portano anche nel gruppo Alpini di Castelnuovo: entro come socia e, dopo tre anni, vengo nominata “Amica degli Alpini”, un riconoscimento che porto con grande orgoglio.

Nel 2024 entro nel direttivo della Pro Loco, un’esperienza che mi permette di essere coinvolta in iniziative promosse dall’amministrazione comunale per sostenere e far crescere la comunità.

Dal 2022 sono Presidente della FIDAS di Castelnuovo del Garda. Lavoro con un direttivo composto da dieci consiglieri: un gruppo unito, affiatato, dove c’è anche una giovane volontaria, Nadia Nanayakkar, attiva nel Gruppo Giovani provinciale. Condividiamo lo stesso obiettivo: stimolare, informare e accompagnare nuovi donatori e donatrici, sempre in collaborazione con tutte le associazioni del territorio.

Rosy Alfano con alcuni collaboratori

Quanto è importante formare e sensibilizzare nuove donatrici e nuovi donatori?

Il “lavoro” del volontario FIDAS non è semplice. Da anni cerchiamo di diffondere materiale informativo nelle case e nei luoghi della vita quotidiana, perché la donazione è un gesto semplice, ma fondamentale.

Abbiamo iniziato dalle scuole dell’infanzia, estendendo poi i progetti a tutte le scuole dell’Istituto Comprensivo. L’obiettivo è far crescere una cultura del dono che si radichi nelle famiglie e nelle nuove generazioni.

Il nostro simbolo è oggi molto più riconosciuto, e questo è possibile grazie alla collaborazione costante con le altre associazioni del territorio.

Come si diventa donatrici o donatori?

Per diventare donatori di sangue è sufficiente contattare un centro di raccolta o un’associazione come FIDAS e prenotare una visita di idoneità, che comprende colloquio medico ed esami del sangue.

I requisiti principali sono:

  • età tra i 18 e i 60 anni (estendibile a 70 con autorizzazione medica),
  • peso superiore ai 50 kg,
  • buona salute generale.

Se si risulta idonei, si può procedere con la prima donazione, sempre preceduta da questionario anamnestico e visita medica.

Come rispondono le giovani generazioni?

Negli ultimi anni i giovani rispondono soprattutto quando in famiglia è già presente una cultura del dono. È più difficile quando il giovane è il primo a farsi avanti.

Per questo stiamo investendo molto nei progetti scolastici: vogliamo che il messaggio arrivi presto, in modo naturale, come parte di un impegno civico che cresce insieme alla persona.

Com’è il rapporto con l’ULSS nella formazione e nella gestione delle donazioni?

I volontari FIDAS sono presenti nei centri trasfusionali per accogliere i donatori prima della visita medica. Questo crea un dialogo quotidiano e costante con medici e infermieri, facilitando l’organizzazione e rafforzando la collaborazione.

E con le altre associazioni del territorio?

La collaborazione è uno dei cardini della nostra sezione. Ogni associazione ha un proprio bacino di potenziali donatori e tante realtà condividono con noi lo spirito di servizio. Lavorare insieme rende tutte le nostre azioni più efficaci.

Rosy Alfano con gli amici de La Girandola (https://www.facebook.com/RiusoCastelnuovo/?locale=it_IT)

Le sezioni FIDAS dei diversi Comuni collaborano tra loro?

Assolutamente sì. FIDAS Verona conta 79 sezioni suddivise in 6 zone. Ogni zona si incontra trimestralmente per confrontarsi, aggiornarsi e cercare di organizzare eventi condivisi. È un modo per unire le forze e rendere più forte il messaggio della donazione.

Quali sono i programmi per il 2026?

Abbiamo già iniziato la consegna dei calendari nelle scuole del territorio. Il prossimo anno sarà anche un momento importante per la nostra associazione: ci saranno le elezioni del nuovo direttivo.

Chiunque voglia unirsi a noi, questo è il momento giusto per farsi avanti!

29
November
2025

FIDAS Castelnuovo del Garda: donare è il nostro credo!

Intervista a Rosy Alfano, Presidente della FIDAS di Castelnuovo del Garda

Rosy Alfano
Rosy Alfano
Redazione CdC
Redazione CdC

Rosy Alfano, ci racconti qualcosa di te e del tuo percorso nel volontariato.

Sono Rosa Alba Alfano, ho 50 anni, sono originaria di Erice, in provincia di Trapani, e da 19 anni vivo a Castelnuovo del Garda. Ho un figlio, Anthony, di 19 anni, che vive con me.

Il mio impegno nella comunità castelnovese inizia nel 2009, collaborando con i genitori della scuola dell’infanzia XI Aprile 1848. Poi arriva il progetto “Girandola”: prima come volontaria e poi come membro del direttivo, capisco che il mio tempo dedicato agli altri può davvero fare la differenza.

Rosa Alba Alfano Presidente FIDAS Castelnuovo del Garda (https://www.facebook.com/p/FIDAS-Castelnuovo-Del-Garda-100064816413578/)

Nel 2010 entro come consigliere nel direttivo della FIDAS, esperienza che rafforza in me la consapevolezza del valore del volontariato. Le collaborazioni e le tante relazioni nate nel frattempo mi portano anche nel gruppo Alpini di Castelnuovo: entro come socia e, dopo tre anni, vengo nominata “Amica degli Alpini”, un riconoscimento che porto con grande orgoglio.

Nel 2024 entro nel direttivo della Pro Loco, un’esperienza che mi permette di essere coinvolta in iniziative promosse dall’amministrazione comunale per sostenere e far crescere la comunità.

Dal 2022 sono Presidente della FIDAS di Castelnuovo del Garda. Lavoro con un direttivo composto da dieci consiglieri: un gruppo unito, affiatato, dove c’è anche una giovane volontaria, Nadia Nanayakkar, attiva nel Gruppo Giovani provinciale. Condividiamo lo stesso obiettivo: stimolare, informare e accompagnare nuovi donatori e donatrici, sempre in collaborazione con tutte le associazioni del territorio.

Rosy Alfano con alcuni collaboratori

Quanto è importante formare e sensibilizzare nuove donatrici e nuovi donatori?

Il “lavoro” del volontario FIDAS non è semplice. Da anni cerchiamo di diffondere materiale informativo nelle case e nei luoghi della vita quotidiana, perché la donazione è un gesto semplice, ma fondamentale.

Abbiamo iniziato dalle scuole dell’infanzia, estendendo poi i progetti a tutte le scuole dell’Istituto Comprensivo. L’obiettivo è far crescere una cultura del dono che si radichi nelle famiglie e nelle nuove generazioni.

Il nostro simbolo è oggi molto più riconosciuto, e questo è possibile grazie alla collaborazione costante con le altre associazioni del territorio.

Come si diventa donatrici o donatori?

Per diventare donatori di sangue è sufficiente contattare un centro di raccolta o un’associazione come FIDAS e prenotare una visita di idoneità, che comprende colloquio medico ed esami del sangue.

I requisiti principali sono:

  • età tra i 18 e i 60 anni (estendibile a 70 con autorizzazione medica),
  • peso superiore ai 50 kg,
  • buona salute generale.

Se si risulta idonei, si può procedere con la prima donazione, sempre preceduta da questionario anamnestico e visita medica.

Come rispondono le giovani generazioni?

Negli ultimi anni i giovani rispondono soprattutto quando in famiglia è già presente una cultura del dono. È più difficile quando il giovane è il primo a farsi avanti.

Per questo stiamo investendo molto nei progetti scolastici: vogliamo che il messaggio arrivi presto, in modo naturale, come parte di un impegno civico che cresce insieme alla persona.

Com’è il rapporto con l’ULSS nella formazione e nella gestione delle donazioni?

I volontari FIDAS sono presenti nei centri trasfusionali per accogliere i donatori prima della visita medica. Questo crea un dialogo quotidiano e costante con medici e infermieri, facilitando l’organizzazione e rafforzando la collaborazione.

E con le altre associazioni del territorio?

La collaborazione è uno dei cardini della nostra sezione. Ogni associazione ha un proprio bacino di potenziali donatori e tante realtà condividono con noi lo spirito di servizio. Lavorare insieme rende tutte le nostre azioni più efficaci.

Rosy Alfano con gli amici de La Girandola (https://www.facebook.com/RiusoCastelnuovo/?locale=it_IT)

Le sezioni FIDAS dei diversi Comuni collaborano tra loro?

Assolutamente sì. FIDAS Verona conta 79 sezioni suddivise in 6 zone. Ogni zona si incontra trimestralmente per confrontarsi, aggiornarsi e cercare di organizzare eventi condivisi. È un modo per unire le forze e rendere più forte il messaggio della donazione.

Quali sono i programmi per il 2026?

Abbiamo già iniziato la consegna dei calendari nelle scuole del territorio. Il prossimo anno sarà anche un momento importante per la nostra associazione: ci saranno le elezioni del nuovo direttivo.

Chiunque voglia unirsi a noi, questo è il momento giusto per farsi avanti!

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