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10
August
2025

Credito Cooperativo: Banche di Comunità per e con il Territorio

Banche di prossimità che crescono con il territorio, sostenendo famiglie, imprese e associazioni

Daniele Maroldi
Daniele Maroldi
Redazione CdC
Redazione CdC

Credito Cooperativo: una storia di crescita e sviluppo insieme alle piccole imprese

Le Banche di Credito Cooperativo hanno origine a Loreggia (PD), dove il 20 giugno 1883 l’economista e politico italiano Leone Wollemborg fondò la prima Cassa Rurale italiana.

L’obiettivo era sostenere fittavoli, piccoli proprietari terrieri, mezzadri e, più in generale, il mondo agricolo, offrendo loro un’alternativa concreta alla miseria e allo sfruttamento.

Attraverso prestiti a condizioni accessibili – con tassi d’interesse contenuti e tempi di rimborso adeguati – si intendeva liberarli dalla dipendenza dagli usurai.

In 142 anni di storia, il sistema bancario cooperativo ha costruito un modello di finanza etica e mutualistica, profondamente radicato nelle comunità locali e orientato al bene comune. Particolare attenzione è sempre stata rivolta alle micro, piccole e medie imprese, agli artigiani, ai professionisti, alle famiglie e, più in generale, al sostegno dell’economia reale.

Leone Wollemborg è stato un economista, giornalista e politico italiano

Una crescita costante per realizzare la rete delle Banche di Comunità.

Famiglie, Imprese, Artigiani. Chi sono i vostri clienti?

I clienti delle Banche di Credito Cooperativo non sono semplici numeri o correntisti anonimi, ma persone che vivono e lavorano nei territori in cui le BCC operano.

Nella banca trovano un interlocutore diretto, vicino e attento alle loro reali esigenze.

Le famiglie si affidano alle BCC per gestire il risparmio, acquistare una casa, sostenere gli studi dei figli o affrontare con maggiore serenità le sfide della vita quotidiana.

Le imprese trovano invece un partner strategico per lo sviluppo. Grazie alla profonda conoscenza del contesto locale, le banche cooperative non si limitano a valutare i numeri, ma riconoscono anche il valore delle idee, dei progetti e delle persone che li promuovono.

Offrono credito “paziente”, supporto all’innovazione e soluzioni flessibili, contribuendo concretamente alla crescita economica e all’occupazione.

Un ruolo centrale è svolto anche dagli artigiani e dalle microimprese, spesso trascurati dai grandi circuiti bancari tradizionali. Le BCC li accompagnano sin dalle prime fasi dell’attività, offrendo strumenti adeguati e una relazione basata sulla fiducia e sulla vicinanza.

Cosa significa essere banca di prossimità?

Essere una Banca di Credito Cooperativo significa, prima di tutto, essere vicini alle persone: attraverso relazioni autentiche, ascolto attento e risposte concrete ai bisogni della comunità.

Una banca di prossimità come le BCC è profondamente radicata nel territorio in cui opera: conosce le realtà locali, ne condivide i valori, partecipa attivamente alla vita economica e sociale e interviene dove c’è bisogno, offrendo soluzioni su misura.

Qui non si parla di clienti lontani e impersonali, ma di persone con un nome, una storia e un progetto da realizzare.

Una parte importante della clientela delle BCC è composta da persone non più giovanissime, che spesso hanno poca familiarità con le tecnologie digitali.

Proprio per questo, le BCC hanno saputo reinterpretare il concetto di prossimità in chiave moderna, dando vita a una vera e propria “prossimità a distanza”.

Quella che potrebbe sembrare una contraddizione è, in realtà, una risposta concreta ai cambiamenti della società: significa continuare a costruire relazioni solide e personali anche attraverso i canali digitali, senza rinunciare all’ascolto, all’attenzione e alla fiducia che da sempre contraddistinguono il legame tra banca e cliente.

Quali sono i vostri obiettivi per il prossimo futuro?

Essere sempre più una banca di comunità, vicina alle persone, significa svolgere al meglio il nostro ruolo di intermediari finanziari per sostenere concretamente le attività delle numerose associazioni di volontariato presenti sul territorio, impegnate ogni giorno al servizio delle comunità.

Allo stesso tempo, riserviamo particolare attenzione al mondo dei giovani, con prodotti bancari pensati per rispondere alle loro esigenze, sostenere i loro progetti, dare forma ai loro sogni e, naturalmente, rispettare le loro possibilità economiche.

Con grande soddisfazione, nel 2024 ha preso vita il Gruppo Giovani Soci della nostra Banca, composto da ragazze e ragazzi tra i 18 e i 35 anni.

Vogliamo essere una realtà attrattiva anche per loro, perché una Banca di Credito Cooperativo senza una solida base di giovani soci è una banca senza futuro.

Gruppo Giovani Soci BCC

Organizziamo inoltre attività culturali dedicate ai nostri soci per far conoscere e valorizzare i luoghi storici, le realtà imprenditoriali e le iniziative sociali che arricchiscono i nostri territori.

Perché essere BCC significa anche promuovere conoscenza, partecipazione e senso di appartenenza.

Quale il vostro impegno con il mondo delle Associazioni?

Sostenere le associazioni nelle loro attività significa seguirle da vicino, partecipare alle iniziative che propongono, incontrarle quando hanno un’idea, una proposta o un progetto da realizzare.

Significa accompagnarle nel percorso di attuazione, favorendo il dialogo e mettendole in contatto tra loro per creare occasioni di scambio, collaborazione e crescita reciproca.

Il volontariato è il vero motore delle nostre comunità: senza il contributo dei volontari, la vita sociale dei nostri territori sarebbe più povera e meno coesa.

Nel 2024 sono state 304 le associazioni attive nella Valpolicella, sul lago di Garda e nella città di Verona che hanno ricevuto un contributo concreto per sostenere le loro attività.

Un impegno che conferma la nostra volontà di essere una banca al servizio del territorio e delle persone che lo vivono.

Può nascere qualcosa di buono e di innovativo in collaborazione con il Comune di Castelnuovo del Garda?

Ce lo auguriamo davvero.

Il Comune di Castelnuovo del Garda ha attirato il nostro interesse con un progetto rivolto alle giovani famiglie residenti, incentrato sui temi della natalità e della casa.

Si tratta di argomenti di grande rilevanza e attualità anche per la nostra Banca, perché rispondono all’esigenza concreta di offrire alle famiglie la possibilità di programmare il proprio futuro con maggiore serenità.

Siamo consapevoli che, purtroppo, normative e regolamenti non sempre agevolano iniziative di questo tipo.

Tuttavia, possiamo garantire che la struttura tecnica della Banca farà tutto il possibile per supportare e accompagnare questo progetto, mettendo a disposizione competenze e strumenti utili alla sua realizzazione.

Daniele Maroldi: Presidente BCC – Valpolicella Benaco
10
August
2025

Credito Cooperativo: Banche di Comunità per e con il Territorio

Banche di prossimità che crescono con il territorio, sostenendo famiglie, imprese e associazioni

Daniele Maroldi
Daniele Maroldi
Redazione CdC
Redazione CdC

🤝 Collaboratori

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📝 Descrizione del Progetto

Credito Cooperativo: una storia di crescita e sviluppo insieme alle piccole imprese

Le Banche di Credito Cooperativo hanno origine a Loreggia (PD), dove il 20 giugno 1883 l’economista e politico italiano Leone Wollemborg fondò la prima Cassa Rurale italiana.

L’obiettivo era sostenere fittavoli, piccoli proprietari terrieri, mezzadri e, più in generale, il mondo agricolo, offrendo loro un’alternativa concreta alla miseria e allo sfruttamento.

Attraverso prestiti a condizioni accessibili – con tassi d’interesse contenuti e tempi di rimborso adeguati – si intendeva liberarli dalla dipendenza dagli usurai.

In 142 anni di storia, il sistema bancario cooperativo ha costruito un modello di finanza etica e mutualistica, profondamente radicato nelle comunità locali e orientato al bene comune. Particolare attenzione è sempre stata rivolta alle micro, piccole e medie imprese, agli artigiani, ai professionisti, alle famiglie e, più in generale, al sostegno dell’economia reale.

Leone Wollemborg è stato un economista, giornalista e politico italiano

Una crescita costante per realizzare la rete delle Banche di Comunità.

Famiglie, Imprese, Artigiani. Chi sono i vostri clienti?

I clienti delle Banche di Credito Cooperativo non sono semplici numeri o correntisti anonimi, ma persone che vivono e lavorano nei territori in cui le BCC operano.

Nella banca trovano un interlocutore diretto, vicino e attento alle loro reali esigenze.

Le famiglie si affidano alle BCC per gestire il risparmio, acquistare una casa, sostenere gli studi dei figli o affrontare con maggiore serenità le sfide della vita quotidiana.

Le imprese trovano invece un partner strategico per lo sviluppo. Grazie alla profonda conoscenza del contesto locale, le banche cooperative non si limitano a valutare i numeri, ma riconoscono anche il valore delle idee, dei progetti e delle persone che li promuovono.

Offrono credito “paziente”, supporto all’innovazione e soluzioni flessibili, contribuendo concretamente alla crescita economica e all’occupazione.

Un ruolo centrale è svolto anche dagli artigiani e dalle microimprese, spesso trascurati dai grandi circuiti bancari tradizionali. Le BCC li accompagnano sin dalle prime fasi dell’attività, offrendo strumenti adeguati e una relazione basata sulla fiducia e sulla vicinanza.

Cosa significa essere banca di prossimità?

Essere una Banca di Credito Cooperativo significa, prima di tutto, essere vicini alle persone: attraverso relazioni autentiche, ascolto attento e risposte concrete ai bisogni della comunità.

Una banca di prossimità come le BCC è profondamente radicata nel territorio in cui opera: conosce le realtà locali, ne condivide i valori, partecipa attivamente alla vita economica e sociale e interviene dove c’è bisogno, offrendo soluzioni su misura.

Qui non si parla di clienti lontani e impersonali, ma di persone con un nome, una storia e un progetto da realizzare.

Una parte importante della clientela delle BCC è composta da persone non più giovanissime, che spesso hanno poca familiarità con le tecnologie digitali.

Proprio per questo, le BCC hanno saputo reinterpretare il concetto di prossimità in chiave moderna, dando vita a una vera e propria “prossimità a distanza”.

Quella che potrebbe sembrare una contraddizione è, in realtà, una risposta concreta ai cambiamenti della società: significa continuare a costruire relazioni solide e personali anche attraverso i canali digitali, senza rinunciare all’ascolto, all’attenzione e alla fiducia che da sempre contraddistinguono il legame tra banca e cliente.

Quali sono i vostri obiettivi per il prossimo futuro?

Essere sempre più una banca di comunità, vicina alle persone, significa svolgere al meglio il nostro ruolo di intermediari finanziari per sostenere concretamente le attività delle numerose associazioni di volontariato presenti sul territorio, impegnate ogni giorno al servizio delle comunità.

Allo stesso tempo, riserviamo particolare attenzione al mondo dei giovani, con prodotti bancari pensati per rispondere alle loro esigenze, sostenere i loro progetti, dare forma ai loro sogni e, naturalmente, rispettare le loro possibilità economiche.

Con grande soddisfazione, nel 2024 ha preso vita il Gruppo Giovani Soci della nostra Banca, composto da ragazze e ragazzi tra i 18 e i 35 anni.

Vogliamo essere una realtà attrattiva anche per loro, perché una Banca di Credito Cooperativo senza una solida base di giovani soci è una banca senza futuro.

Gruppo Giovani Soci BCC

Organizziamo inoltre attività culturali dedicate ai nostri soci per far conoscere e valorizzare i luoghi storici, le realtà imprenditoriali e le iniziative sociali che arricchiscono i nostri territori.

Perché essere BCC significa anche promuovere conoscenza, partecipazione e senso di appartenenza.

Quale il vostro impegno con il mondo delle Associazioni?

Sostenere le associazioni nelle loro attività significa seguirle da vicino, partecipare alle iniziative che propongono, incontrarle quando hanno un’idea, una proposta o un progetto da realizzare.

Significa accompagnarle nel percorso di attuazione, favorendo il dialogo e mettendole in contatto tra loro per creare occasioni di scambio, collaborazione e crescita reciproca.

Il volontariato è il vero motore delle nostre comunità: senza il contributo dei volontari, la vita sociale dei nostri territori sarebbe più povera e meno coesa.

Nel 2024 sono state 304 le associazioni attive nella Valpolicella, sul lago di Garda e nella città di Verona che hanno ricevuto un contributo concreto per sostenere le loro attività.

Un impegno che conferma la nostra volontà di essere una banca al servizio del territorio e delle persone che lo vivono.

Può nascere qualcosa di buono e di innovativo in collaborazione con il Comune di Castelnuovo del Garda?

Ce lo auguriamo davvero.

Il Comune di Castelnuovo del Garda ha attirato il nostro interesse con un progetto rivolto alle giovani famiglie residenti, incentrato sui temi della natalità e della casa.

Si tratta di argomenti di grande rilevanza e attualità anche per la nostra Banca, perché rispondono all’esigenza concreta di offrire alle famiglie la possibilità di programmare il proprio futuro con maggiore serenità.

Siamo consapevoli che, purtroppo, normative e regolamenti non sempre agevolano iniziative di questo tipo.

Tuttavia, possiamo garantire che la struttura tecnica della Banca farà tutto il possibile per supportare e accompagnare questo progetto, mettendo a disposizione competenze e strumenti utili alla sua realizzazione.

Daniele Maroldi: Presidente BCC – Valpolicella Benaco

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