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10
February
2022

Giornata del Ricordo 10 febbraio 2022

Chiara Trotti
Chiara Trotti

Lo sappiamo, si tratta di una Solennità civile nazionale, istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92 per (cito il testo ufficiale) “… conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani fiumani e dalmati nel secondo dopo guerra, e della più complessa vicenda del confine orientale”.

Mi limito a citare, virgolettando, alcuni articoli:

  • Corriere dell’Umbria: “giorno del ricordo, stucchevoli e patetiche polemiche puntuali come il fisco”
  • ANPI: “non fu pulizia etnica verso gli italiani ma una resa dei conti”
  • Corriere.it: “non è solo un abbraccio collettivo ai nostri esuli è anche la volontà di studiare quei fatti in modo condiviso, uno sguardo al passato ma anche verso il futuro per consegnare ai giovani una storia raccontata correttamente” [Chiara Siri presidente della associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Bologna].

Perché queste citazioni? Perché sogno una giornata del ricordo in cui gli italiani, in obbedienza ad una legge della Repubblica e per rispetto verso i lutti, le sofferenze e la solitudine di uomini donne e bambini, tacciono, chinano il capo, chiedono scusa per la diffidenza, l’indifferenza e, purtroppo, talvolta la malafede.

Sogno una giornata del Ricordo in cui gli Italiani del XXI secolo si stringono nella condivisione del dolore di una parte per troppo tempo dimenticata del nostro popolo.

Per una volta, per un giorno, niente polemiche, niente negazionismi ormai datati e ammuffiti, ma solo un pensiero e, per chi è credente, una preghiera.

Le giovani generazioni sono libere da condizionamenti storici: spero possano farne tesoro.

Che i figli siano migliori dei padri.

10
February
2022

Giornata del Ricordo 10 febbraio 2022

Chiara Trotti
Chiara Trotti

🤝 Collaboratori

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📝 Descrizione del Progetto

Lo sappiamo, si tratta di una Solennità civile nazionale, istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92 per (cito il testo ufficiale) “… conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani fiumani e dalmati nel secondo dopo guerra, e della più complessa vicenda del confine orientale”.

Mi limito a citare, virgolettando, alcuni articoli:

  • Corriere dell’Umbria: “giorno del ricordo, stucchevoli e patetiche polemiche puntuali come il fisco”
  • ANPI: “non fu pulizia etnica verso gli italiani ma una resa dei conti”
  • Corriere.it: “non è solo un abbraccio collettivo ai nostri esuli è anche la volontà di studiare quei fatti in modo condiviso, uno sguardo al passato ma anche verso il futuro per consegnare ai giovani una storia raccontata correttamente” [Chiara Siri presidente della associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Bologna].

Perché queste citazioni? Perché sogno una giornata del ricordo in cui gli italiani, in obbedienza ad una legge della Repubblica e per rispetto verso i lutti, le sofferenze e la solitudine di uomini donne e bambini, tacciono, chinano il capo, chiedono scusa per la diffidenza, l’indifferenza e, purtroppo, talvolta la malafede.

Sogno una giornata del Ricordo in cui gli Italiani del XXI secolo si stringono nella condivisione del dolore di una parte per troppo tempo dimenticata del nostro popolo.

Per una volta, per un giorno, niente polemiche, niente negazionismi ormai datati e ammuffiti, ma solo un pensiero e, per chi è credente, una preghiera.

Le giovani generazioni sono libere da condizionamenti storici: spero possano farne tesoro.

Che i figli siano migliori dei padri.

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