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8
March
2020

Nido, Infanzia, Natalità

Tre parole chiave per cominciare a chiederci cosa possiamo fare perché nessuna di esse perda il proprio valore.

Chiara Trotti
Chiara Trotti

Castelnuovo in passato si è potuta sicuramente fregiare del titolo di “isola felice”. Le politiche familiari attuate, fiore all'occhiello da sempre della Casa dei Cittadini, hanno consentito un ottimo sviluppo demografico del paese e, in contemporanea, hanno consentito la realizzazione di opere e servizi per rendere sempre più dignitosa la vita delle famiglie.

La punta dell’iceberg è sicuramente il Fattore Famiglia, eccellenza ormai riconosciuta in tutto il territorio nazionale. La nostra preoccupazione è, che per meri calcoli politici, con il passare del tempo si possa affossare un progetto che invece merita continui studi e miglioramenti ed è per questo che i nostri concittadini quando partecipano ai consigli comunali o quando li seguono in streaming, ci sentono spesso, se non sempre, rivolgere alla maggioranza interrogazioni su questo argomento.

Sotto il livello del mare di questo iceberg ci sono un numero infinito di provvedimenti, presi nel corso delle passate amministrazioni, a favore del mondo dell’infanzia.

Sappiamo bene tutti che il nostro comune presenta una situazione particolare per quanto riguarda le scuole dell’infanzia: sono tre e sono tutte ex scuole parrocchiali poi passate a comitati di gestione di genitori. Tra l’amministrazione e tali scuole esistono accordi, concretizzati nelle convenzioni, che puntano a garantire sia la loro esistenza (servizio fondamentale per il nostro territorio) che la loro autonomia nella scelta del personale e degli obiettivi educativi e formativi.

In parole povere un sostegno non solo economico, ma anche logistico ed organizzativo che consenta alle famiglie di trovare spazi idonei, insegnanti qualificati, trasporti efficienti e materiali conformi alle norme vigenti.

Una innovazione significativa, negli anni passati, è stata quella della sezione primavera, nella scuola Manganotti di Cavalcaselle. Anche in questo caso l’amministrazione aveva incentivato tale progetto, convinta della sua bontà.

Non dimentichiamo poi il nido comunale: una struttura di alto livello (è attivo da dicembre 2008), accogliente e funzionale, dove, la cooperativa che attualmente lo gestisce, in collaborazione con l’amministrazione, ha sempre realizzato progetti educativi di alto livello e garantito un accompagnamento dei bambini a partire dai primissimi mesi di vita sereno e formativo.

Insomma un tesoretto consegnato nelle mani della attuale amministrazione, con la consapevolezza di aver contribuito al ben-essere di tante famiglie e con la speranza che nulla vada sprecato.

Più che di un cambiamento (se è vero che si cambia quello che non funziona o che è ormai obsoleto) secondo noi c’è bisogno di riconoscere la validità di queste strutture e dei progetti che le hanno favorite e nel contempo bisogna non tanto mantenere il livello passato di contributi e supporti ma se mai di implementarlo. Sono sempre più grandi le sfide che le famiglie devono affrontare e i dati nazionali sul calo demografico non sono certo confortanti.

E’ opportuno quindi creare le condizioni, sociali, economiche, relazionali perché le famiglie considerino ancora Castelnuovo come un’opportunità per migliorare la propria vita, non solo dal punto di vista economico.

Il movimento Casa dei cittadini è ben intenzionato a mantenere il proprio ruolo nel campo delle politiche famigliari, non solo esportando il modello del fattore famiglia ma anche vigilando perché tutto quanto è stato realizzato nel passato non vada perduto o sia lasciato stagnare, ma sia alimentato da nuove energie.

Sempre nell'ottica di una politica propositiva siamo pronti ad offrire le nostre competenze e la nostra collaborazione ma siamo pronti anche a rendere partecipi i concittadini di eventuali mancanze o lacune. E’ per noi importante che i castelnovesi sappiano che siamo pronti ad offrire il nostro sostegno per le sfide del bene comune.

8
March
2020

Nido, Infanzia, Natalità

Tre parole chiave per cominciare a chiederci cosa possiamo fare perché nessuna di esse perda il proprio valore.

Chiara Trotti
Chiara Trotti

🤝 Collaboratori

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📝 Descrizione del Progetto

Castelnuovo in passato si è potuta sicuramente fregiare del titolo di “isola felice”. Le politiche familiari attuate, fiore all'occhiello da sempre della Casa dei Cittadini, hanno consentito un ottimo sviluppo demografico del paese e, in contemporanea, hanno consentito la realizzazione di opere e servizi per rendere sempre più dignitosa la vita delle famiglie.

La punta dell’iceberg è sicuramente il Fattore Famiglia, eccellenza ormai riconosciuta in tutto il territorio nazionale. La nostra preoccupazione è, che per meri calcoli politici, con il passare del tempo si possa affossare un progetto che invece merita continui studi e miglioramenti ed è per questo che i nostri concittadini quando partecipano ai consigli comunali o quando li seguono in streaming, ci sentono spesso, se non sempre, rivolgere alla maggioranza interrogazioni su questo argomento.

Sotto il livello del mare di questo iceberg ci sono un numero infinito di provvedimenti, presi nel corso delle passate amministrazioni, a favore del mondo dell’infanzia.

Sappiamo bene tutti che il nostro comune presenta una situazione particolare per quanto riguarda le scuole dell’infanzia: sono tre e sono tutte ex scuole parrocchiali poi passate a comitati di gestione di genitori. Tra l’amministrazione e tali scuole esistono accordi, concretizzati nelle convenzioni, che puntano a garantire sia la loro esistenza (servizio fondamentale per il nostro territorio) che la loro autonomia nella scelta del personale e degli obiettivi educativi e formativi.

In parole povere un sostegno non solo economico, ma anche logistico ed organizzativo che consenta alle famiglie di trovare spazi idonei, insegnanti qualificati, trasporti efficienti e materiali conformi alle norme vigenti.

Una innovazione significativa, negli anni passati, è stata quella della sezione primavera, nella scuola Manganotti di Cavalcaselle. Anche in questo caso l’amministrazione aveva incentivato tale progetto, convinta della sua bontà.

Non dimentichiamo poi il nido comunale: una struttura di alto livello (è attivo da dicembre 2008), accogliente e funzionale, dove, la cooperativa che attualmente lo gestisce, in collaborazione con l’amministrazione, ha sempre realizzato progetti educativi di alto livello e garantito un accompagnamento dei bambini a partire dai primissimi mesi di vita sereno e formativo.

Insomma un tesoretto consegnato nelle mani della attuale amministrazione, con la consapevolezza di aver contribuito al ben-essere di tante famiglie e con la speranza che nulla vada sprecato.

Più che di un cambiamento (se è vero che si cambia quello che non funziona o che è ormai obsoleto) secondo noi c’è bisogno di riconoscere la validità di queste strutture e dei progetti che le hanno favorite e nel contempo bisogna non tanto mantenere il livello passato di contributi e supporti ma se mai di implementarlo. Sono sempre più grandi le sfide che le famiglie devono affrontare e i dati nazionali sul calo demografico non sono certo confortanti.

E’ opportuno quindi creare le condizioni, sociali, economiche, relazionali perché le famiglie considerino ancora Castelnuovo come un’opportunità per migliorare la propria vita, non solo dal punto di vista economico.

Il movimento Casa dei cittadini è ben intenzionato a mantenere il proprio ruolo nel campo delle politiche famigliari, non solo esportando il modello del fattore famiglia ma anche vigilando perché tutto quanto è stato realizzato nel passato non vada perduto o sia lasciato stagnare, ma sia alimentato da nuove energie.

Sempre nell'ottica di una politica propositiva siamo pronti ad offrire le nostre competenze e la nostra collaborazione ma siamo pronti anche a rendere partecipi i concittadini di eventuali mancanze o lacune. E’ per noi importante che i castelnovesi sappiano che siamo pronti ad offrire il nostro sostegno per le sfide del bene comune.

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