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14
March
2021

Arriva la sala multisensoriale Snoezelen

Uno strumento all’avanguardia per la scuola e non solo

Andrea Mosconi
Andrea Mosconi

Il 27 febbraio scorso a Castelnuovo del Garda si è parlato di inclusione, azzeramento delle diversità, nuove tecniche di didattica, ma soprattutto di bambini, in una occasione unica che speriamo sia di esempio e replicata ancora.

Il nostro futuro è lì, nei bambini, ed è nostro dovere impegnarci per dare loro il massimo dell’aiuto e degli stimoli di cui hanno bisogno per esprimersi e crescere. Oggi i nostri piccoli hanno uno strumento innovativo, tecnologico e potente, capace di stimolare tutti i sensi e variare per assecondare tutti i programmi che gli insegnanti vorranno portare avanti: la sala multisensorale Snoezelen.

Dall’Olanda a Castelnuovo

Lo Snoezelen (Hulsegge e Verheul, 1987) è un approccio pedagogico/ludico/terapeutico nato in Olanda negli anni ’70 che prevede un “accompagnatore” qualificato e un ambiente controllato, in cui il partecipante viene accompagnato lungo una serie di stimoli multisensoriali. Le neuroscienze da tempo ci hanno fatto capire che non abbiamo solo 5 sensi (tatto, vista, olfatto, gusto e udito), ma molti di più come ad esempio il senso dell’equilibrio, del dolore, della temperatura, la propriocezione (la percezione del proprio corpo). La Snoezelen Room è una sala riprogrammabile che offre una grande varietà di stimoli che coinvolgono tutti i sensi, per sperimentare attraverso essi e apprendere partendo dalle emozioni.

Ad Verheul e Jan Hulsegge sono i terapisti olandesi che hanno coniato il termine Snoezelen dalle parole olandesi “snuffelen” (annusare, esplorare) e “doezelen” (rilassarsi, lasciarsi andare)

Impegno, formazione, competenza

Lavorando a stretto contatto con bambini dai bisogni speciali, gli insegnanti della scuola dell’Infanzia XI Aprile 1848 hanno percepito quanto sia importante il canale multisensoriale e, in ottica di didattica inclusiva, si sono impegnati per far confluire la didattica “speciale” e quella “tradizionale”, scoprendo questo nuovo modo di lavorare insieme ai bambini.

Da questa volontà, nata nel cuore della coordinatrice Simona Bonfanti, si è voluto ridisegnare la scuola negli spazi fisici e nelle modalità di interazione tra bambini e maestre.

La scuola è diventata più fluida, capace di modellarsi sul singolo bambino per permettergli di esprimere al massimo e in piena libertà le proprie capacità, curiosità, lo stile comunicativo e il rapporto con sé stessi e i compagni, senza programmi educativi prestampati.

Ben 10 nostre maestre dell’istituto hanno messo sé stesse in gioco in un percorso formativo molto serio ed intenso al termine del quale hanno ottenuto la certificazione ISNA MSE.

Una stanza, mille situazioni diverse

Attraverso un complesso sistema multimediale e multisensoriale, nella Snoezelen Room si creano ambientazioni che trasportano il bambino da un prato fiorito ad un mare in tempesta, da una giornata di pioggia ad una notte stellata. La stanza si ridisegna secondo l’esperienza che si vuole percorrere.

Quello che rende unica la stanza è però la funzione di stimolare le emozioni più profonde di ognuno attraverso i sensi, scatenando reazioni sempre diverse: risate, lacrime, brividi, o semplicemente silenzi. In questo ambiente altamente interattivo i bambini, e con loro gli adulti, si riscoprono, senza obiettivi, senza pressioni: semplicemente sé stessi.

Un traguardo raggiunto che dia l’esempio

L’inaugurazione ha permesso di presentare il frutto degli investimenti fatti per per riarredare il salone, la palestra, la nuova stanza insegnanti e infine per allestire la stanza Snoezelen, del valore di più di € 40.000 (di cui € 18.000 elargiti dall’Amministrazione Comunale).

Oltre al Vicesindaco Vanna Ardelli, che ha dimostrato lungimiranza e sensibilità appoggiando con entusiasmo da subito questo progetto, erano presenti il Ministro alle Disabilità Erika Stefani, il Sindaco di Castelnuovo e molte autorità che operano con le scuole a dimostrazione dell’attenzione verso il mondo dell’istruzione, dei bambini, della disabilità.

Un grande passo in avanti per la nostra città, che potrà offrire tanto alle nuove generazioni, collaborando anche con le associazioni già attive nella cura dei bambini speciali e continuando ad essere d’esempio per le altre realtà vicine.

14
March
2021

Arriva la sala multisensoriale Snoezelen

Uno strumento all’avanguardia per la scuola e non solo

Andrea Mosconi
Andrea Mosconi

🤝 Collaboratori

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📝 Descrizione del Progetto

Il 27 febbraio scorso a Castelnuovo del Garda si è parlato di inclusione, azzeramento delle diversità, nuove tecniche di didattica, ma soprattutto di bambini, in una occasione unica che speriamo sia di esempio e replicata ancora.

Il nostro futuro è lì, nei bambini, ed è nostro dovere impegnarci per dare loro il massimo dell’aiuto e degli stimoli di cui hanno bisogno per esprimersi e crescere. Oggi i nostri piccoli hanno uno strumento innovativo, tecnologico e potente, capace di stimolare tutti i sensi e variare per assecondare tutti i programmi che gli insegnanti vorranno portare avanti: la sala multisensorale Snoezelen.

Dall’Olanda a Castelnuovo

Lo Snoezelen (Hulsegge e Verheul, 1987) è un approccio pedagogico/ludico/terapeutico nato in Olanda negli anni ’70 che prevede un “accompagnatore” qualificato e un ambiente controllato, in cui il partecipante viene accompagnato lungo una serie di stimoli multisensoriali. Le neuroscienze da tempo ci hanno fatto capire che non abbiamo solo 5 sensi (tatto, vista, olfatto, gusto e udito), ma molti di più come ad esempio il senso dell’equilibrio, del dolore, della temperatura, la propriocezione (la percezione del proprio corpo). La Snoezelen Room è una sala riprogrammabile che offre una grande varietà di stimoli che coinvolgono tutti i sensi, per sperimentare attraverso essi e apprendere partendo dalle emozioni.

Ad Verheul e Jan Hulsegge sono i terapisti olandesi che hanno coniato il termine Snoezelen dalle parole olandesi “snuffelen” (annusare, esplorare) e “doezelen” (rilassarsi, lasciarsi andare)

Impegno, formazione, competenza

Lavorando a stretto contatto con bambini dai bisogni speciali, gli insegnanti della scuola dell’Infanzia XI Aprile 1848 hanno percepito quanto sia importante il canale multisensoriale e, in ottica di didattica inclusiva, si sono impegnati per far confluire la didattica “speciale” e quella “tradizionale”, scoprendo questo nuovo modo di lavorare insieme ai bambini.

Da questa volontà, nata nel cuore della coordinatrice Simona Bonfanti, si è voluto ridisegnare la scuola negli spazi fisici e nelle modalità di interazione tra bambini e maestre.

La scuola è diventata più fluida, capace di modellarsi sul singolo bambino per permettergli di esprimere al massimo e in piena libertà le proprie capacità, curiosità, lo stile comunicativo e il rapporto con sé stessi e i compagni, senza programmi educativi prestampati.

Ben 10 nostre maestre dell’istituto hanno messo sé stesse in gioco in un percorso formativo molto serio ed intenso al termine del quale hanno ottenuto la certificazione ISNA MSE.

Una stanza, mille situazioni diverse

Attraverso un complesso sistema multimediale e multisensoriale, nella Snoezelen Room si creano ambientazioni che trasportano il bambino da un prato fiorito ad un mare in tempesta, da una giornata di pioggia ad una notte stellata. La stanza si ridisegna secondo l’esperienza che si vuole percorrere.

Quello che rende unica la stanza è però la funzione di stimolare le emozioni più profonde di ognuno attraverso i sensi, scatenando reazioni sempre diverse: risate, lacrime, brividi, o semplicemente silenzi. In questo ambiente altamente interattivo i bambini, e con loro gli adulti, si riscoprono, senza obiettivi, senza pressioni: semplicemente sé stessi.

Un traguardo raggiunto che dia l’esempio

L’inaugurazione ha permesso di presentare il frutto degli investimenti fatti per per riarredare il salone, la palestra, la nuova stanza insegnanti e infine per allestire la stanza Snoezelen, del valore di più di € 40.000 (di cui € 18.000 elargiti dall’Amministrazione Comunale).

Oltre al Vicesindaco Vanna Ardelli, che ha dimostrato lungimiranza e sensibilità appoggiando con entusiasmo da subito questo progetto, erano presenti il Ministro alle Disabilità Erika Stefani, il Sindaco di Castelnuovo e molte autorità che operano con le scuole a dimostrazione dell’attenzione verso il mondo dell’istruzione, dei bambini, della disabilità.

Un grande passo in avanti per la nostra città, che potrà offrire tanto alle nuove generazioni, collaborando anche con le associazioni già attive nella cura dei bambini speciali e continuando ad essere d’esempio per le altre realtà vicine.

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