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9
February
2020

Breve storia del Fattore Famiglia Comunale

Uno strumento innovativo che supera i limiti dell’ISEE e consente al comune la gestione accorta ed efficace dei propri servizi.

Maurizio Bernardi
Maurizio Bernardi

Già dal 2000, all'interno dell'AFI Associazione delle Famiglie – Confederazione Italiana e del FORUM delle Associazioni Famigliari c’era la piena consapevolezza che l’ISEE fosse uno strumento non adeguato alla gestione delle agevolazioni economiche per le famiglie. In quegli anni nacque una collaborazione molto intensa e proficua tra il comune di Parma e il Forum che diede vita al “Quoziente Parma”. Ed è a questo strumento, sopravvissuto persino ai guai giudiziari dell’ex sindaco Vignali e del successivo commissariamento, che il FFC si è inizialmente ispirato.

A Castelnuovo, già nel 2006, nella prima versione del Piano Integrato delle Politiche Familiari (PIPolFam), era previsto uno strumento che “correggesse” l'ISEE. Qualche tempo dopo partì l’attività di organizzazione del gruppo di lavoro per il FFC. Abbiamo cercato di coinvolgere diversi comuni veronesi, l'AFI, nella persona dell’allora presidente provinciale Daniele Udali, il FORUM con il vicepresidente Roberto Bolzonaro e il Dipartimento di Scienze Economiche dell'Università di Verona, con il gruppo di ricerca del Prof. Federico Perali.

Le competenze e i maggiori interessati (i Sindaci) c’erano e ci sarebbero stati anche i necessari strumenti (banche dati e centro di calcolo dell’Università), mancava solamente il denaro necessario a finanziare il Joint Project FFC, secondo le modalità previste dall'Ateneo Veronese. L’occasione arrivò nel 2009 quando Castelnuovo, grazie al PIPolFAM, venne insignito del Premio “Comune Amico della Famiglia” e ricevette 100.000€.

La giunta di allora decise, come sempre all'unanimità, di destinare un quarto del premio al progetto FFC e i tre quarti rimanenti, al sostegno economico di persone e famiglie in difficoltà.

Grazie a questi 25.000€, a 10.000€ stanziati dal Comune di Zevio (sindaco Paolo Lorenzoni) e a 5.000€ stanziati dal Comune di Nogarole Rocca (sindaco Luca Trentini), il progetto poté finalmente partire. Altri comuni erano spesso rappresentati, ma rimasero alla finestra o si defilarono.

Il Sottosegretario alle Politiche per la Famiglia Carlo Giovanardi consegna il Premio Comune Amico della Famiglia al Sindaco di Castelnuovo del Garda (26 novembre 2009)

In quegli anni gli incontri nella vecchia sede del Dipartimento di Economia tra Sindaci, Tecnici comunali, rappresentanti di AFI e FORUM e ricercatori universitari, sotto la guida del prof. Perali, furono numerosi per cercare di superare gli ostacoli burocratici e le difficoltà tecniche di uno strumento che necessariamente si deve affiancare all'ISEE. Nel 2011 eravamo tecnicamente pronti a partire con l’applicazione del FFC alle agevolazioni economiche di alcuni servizi comunali, ma noi sindaci eravamo titubanti anche perché trovavamo ancora resistenza da parte dei tecnici comunali.

Nel frattempo la crisi economica che incominciò nel 2008, era al suo apice e nella commissione di coordinamento delle tre Scuole d’Infanzia paritarie di Castelnuovo del Garda emerse che diverse famiglie facevano fatica a pagare la retta e, addirittura, qualche bambino veniva privato della sua prima possibilità educativa e formativa di natura scolastica.

Questo non lo potevamo accettare! E il nostro comune decise di partire, contando anche sulle buone intenzioni dei comuni di Zevio e Nogarole che sarebbero partiti più avanti.

Già il primo anno, l’anno scolastico 2012/2013, fu un successo e non trovammo grandi difficoltà. Dopo gli incontri preparatori con i genitori delle scuole, il numero di famiglie che presentò domanda per agevolazioni relative ad uno o più servizi e/o per uno o più figli fu di 163.

I genitori trovarono un’ottima assistenza dal nostro servizio Informagiovani adeguatamente preparato dai ricercatori dell’Università di Verona per la compilazione del Questionario Integrativo FFC che consente al FFC stesso di essere molto più equo e preciso dell’ISEE.

Restava da risolvere una questione molto importante: come definire le soglie di accesso alle agevolazioni e cioè: immaginate come fisse le rette “intere”, quali rette minime avremmo applicato? La risposta a queste domande ha conseguenze dirette sul bilancio comunale e quindi volevamo trovare un modo per aiutare il più possibile le famiglie e al tempo stesso non mettere a rischio il bilancio comunale.

Così, realizzammo "in casa" un programma software che prendeva in considerazione il FFC di tutte le famiglie e, servizio per servizio, consentiva di variare dinamicamente soglie di accesso e retta minima calcolando il “costo” complessivo delle agevolazioni.

Anche questo strumento, che potremmo definire “simulatore di spesa”, funzionò fin da subito e così ottenemmo già dal primo anno una previsione di spesa molto precisa che rassicurava il tecnico comunale responsabile dell’area economica! Passammo poi questo programma all'Università che lo tradusse in un linguaggio adatto ad un portale internet in modo che potesse poi essere utilizzato da tutti i Comuni che volessero applicare il FFC.

Interfaccia per le simulazioni di spesa dell’applicazione del FFC alle rette delle Scuole d’Infanzia

Con poche modifiche ed integrazioni alle Scale di Equivalenza e al Questionario FFC e tre anni di applicazione il FFC ora è uno strumento consolidato che funziona perfettamente. Infine, nel 2018 lo Spin-Off ELL ha aggiunto un’importante funzionalità che consente, una volta che la Giunta Comunale ha deliberato i valori delle Soglie di Accesso, della Retta Massima e Minima di ciascun servizio di comunicare automaticamente, via mail o sms il valore della retta personalizzata a ciascuna famiglia e l’elenco delle agevolazioni alle scuole!

Ad oggi (febbraio 2020), sono una quindicina i comuni che applicano il FFC e oltre quaranta quelli che stanno percorrendo l’iter burocratico che li porterà all'applicazione. Inoltre le Regioni Lombardia e Piemonte hanno approvato una legge apposita per il “Fattore Famiglia Regionale” (FFR).

La Regione Lombardia e la Regione Valle d’Aosta sono partite con alcune sperimentazioni che dovrebbero poi portare ad una applicazione sistematica.

In ogni caso, sul sito CdC, alla pagina del FFC, potete trovare l’elenco aggiornato dei comuni e di altre Istituzioni che applicano e stanno lavorando per applicare il FFC o il FFR.

All'interno del team FFC (CdC – DSE-UNIVR – ELL – Rete dei Comuni – AFI – FORUM) ci sono altre idee migliorative che con gli strumenti informatici e tecnologici in continua evoluzione sarà possibile realizzare man mano che la Rete dei Comuni del FFC cresce.

Resta un grande lavoro culturale da fare: far comprendere ad amministratori e tecnici comunali, ai politici regionali e soprattutto alle istituzioni e ai politici nazionali che il FFC è una misura strutturale che funziona e quindi è una buona politica familiare. Forse anche il contributo del filmato animato realizzato da ELL ci può aiutare in questa che probabilmente rappresenta la sfida più difficile.

9
February
2020

Breve storia del Fattore Famiglia Comunale

Uno strumento innovativo che supera i limiti dell’ISEE e consente al comune la gestione accorta ed efficace dei propri servizi.

Maurizio Bernardi
Maurizio Bernardi

Già dal 2000, all'interno dell'AFI Associazione delle Famiglie – Confederazione Italiana e del FORUM delle Associazioni Famigliari c’era la piena consapevolezza che l’ISEE fosse uno strumento non adeguato alla gestione delle agevolazioni economiche per le famiglie. In quegli anni nacque una collaborazione molto intensa e proficua tra il comune di Parma e il Forum che diede vita al “Quoziente Parma”. Ed è a questo strumento, sopravvissuto persino ai guai giudiziari dell’ex sindaco Vignali e del successivo commissariamento, che il FFC si è inizialmente ispirato.

A Castelnuovo, già nel 2006, nella prima versione del Piano Integrato delle Politiche Familiari (PIPolFam), era previsto uno strumento che “correggesse” l'ISEE. Qualche tempo dopo partì l’attività di organizzazione del gruppo di lavoro per il FFC. Abbiamo cercato di coinvolgere diversi comuni veronesi, l'AFI, nella persona dell’allora presidente provinciale Daniele Udali, il FORUM con il vicepresidente Roberto Bolzonaro e il Dipartimento di Scienze Economiche dell'Università di Verona, con il gruppo di ricerca del Prof. Federico Perali.

Le competenze e i maggiori interessati (i Sindaci) c’erano e ci sarebbero stati anche i necessari strumenti (banche dati e centro di calcolo dell’Università), mancava solamente il denaro necessario a finanziare il Joint Project FFC, secondo le modalità previste dall'Ateneo Veronese. L’occasione arrivò nel 2009 quando Castelnuovo, grazie al PIPolFAM, venne insignito del Premio “Comune Amico della Famiglia” e ricevette 100.000€.

La giunta di allora decise, come sempre all'unanimità, di destinare un quarto del premio al progetto FFC e i tre quarti rimanenti, al sostegno economico di persone e famiglie in difficoltà.

Grazie a questi 25.000€, a 10.000€ stanziati dal Comune di Zevio (sindaco Paolo Lorenzoni) e a 5.000€ stanziati dal Comune di Nogarole Rocca (sindaco Luca Trentini), il progetto poté finalmente partire. Altri comuni erano spesso rappresentati, ma rimasero alla finestra o si defilarono.

Il Sottosegretario alle Politiche per la Famiglia Carlo Giovanardi consegna il Premio Comune Amico della Famiglia al Sindaco di Castelnuovo del Garda (26 novembre 2009)

In quegli anni gli incontri nella vecchia sede del Dipartimento di Economia tra Sindaci, Tecnici comunali, rappresentanti di AFI e FORUM e ricercatori universitari, sotto la guida del prof. Perali, furono numerosi per cercare di superare gli ostacoli burocratici e le difficoltà tecniche di uno strumento che necessariamente si deve affiancare all'ISEE. Nel 2011 eravamo tecnicamente pronti a partire con l’applicazione del FFC alle agevolazioni economiche di alcuni servizi comunali, ma noi sindaci eravamo titubanti anche perché trovavamo ancora resistenza da parte dei tecnici comunali.

Nel frattempo la crisi economica che incominciò nel 2008, era al suo apice e nella commissione di coordinamento delle tre Scuole d’Infanzia paritarie di Castelnuovo del Garda emerse che diverse famiglie facevano fatica a pagare la retta e, addirittura, qualche bambino veniva privato della sua prima possibilità educativa e formativa di natura scolastica.

Questo non lo potevamo accettare! E il nostro comune decise di partire, contando anche sulle buone intenzioni dei comuni di Zevio e Nogarole che sarebbero partiti più avanti.

Già il primo anno, l’anno scolastico 2012/2013, fu un successo e non trovammo grandi difficoltà. Dopo gli incontri preparatori con i genitori delle scuole, il numero di famiglie che presentò domanda per agevolazioni relative ad uno o più servizi e/o per uno o più figli fu di 163.

I genitori trovarono un’ottima assistenza dal nostro servizio Informagiovani adeguatamente preparato dai ricercatori dell’Università di Verona per la compilazione del Questionario Integrativo FFC che consente al FFC stesso di essere molto più equo e preciso dell’ISEE.

Restava da risolvere una questione molto importante: come definire le soglie di accesso alle agevolazioni e cioè: immaginate come fisse le rette “intere”, quali rette minime avremmo applicato? La risposta a queste domande ha conseguenze dirette sul bilancio comunale e quindi volevamo trovare un modo per aiutare il più possibile le famiglie e al tempo stesso non mettere a rischio il bilancio comunale.

Così, realizzammo "in casa" un programma software che prendeva in considerazione il FFC di tutte le famiglie e, servizio per servizio, consentiva di variare dinamicamente soglie di accesso e retta minima calcolando il “costo” complessivo delle agevolazioni.

Anche questo strumento, che potremmo definire “simulatore di spesa”, funzionò fin da subito e così ottenemmo già dal primo anno una previsione di spesa molto precisa che rassicurava il tecnico comunale responsabile dell’area economica! Passammo poi questo programma all'Università che lo tradusse in un linguaggio adatto ad un portale internet in modo che potesse poi essere utilizzato da tutti i Comuni che volessero applicare il FFC.

Interfaccia per le simulazioni di spesa dell’applicazione del FFC alle rette delle Scuole d’Infanzia

Con poche modifiche ed integrazioni alle Scale di Equivalenza e al Questionario FFC e tre anni di applicazione il FFC ora è uno strumento consolidato che funziona perfettamente. Infine, nel 2018 lo Spin-Off ELL ha aggiunto un’importante funzionalità che consente, una volta che la Giunta Comunale ha deliberato i valori delle Soglie di Accesso, della Retta Massima e Minima di ciascun servizio di comunicare automaticamente, via mail o sms il valore della retta personalizzata a ciascuna famiglia e l’elenco delle agevolazioni alle scuole!

Ad oggi (febbraio 2020), sono una quindicina i comuni che applicano il FFC e oltre quaranta quelli che stanno percorrendo l’iter burocratico che li porterà all'applicazione. Inoltre le Regioni Lombardia e Piemonte hanno approvato una legge apposita per il “Fattore Famiglia Regionale” (FFR).

La Regione Lombardia e la Regione Valle d’Aosta sono partite con alcune sperimentazioni che dovrebbero poi portare ad una applicazione sistematica.

In ogni caso, sul sito CdC, alla pagina del FFC, potete trovare l’elenco aggiornato dei comuni e di altre Istituzioni che applicano e stanno lavorando per applicare il FFC o il FFR.

All'interno del team FFC (CdC – DSE-UNIVR – ELL – Rete dei Comuni – AFI – FORUM) ci sono altre idee migliorative che con gli strumenti informatici e tecnologici in continua evoluzione sarà possibile realizzare man mano che la Rete dei Comuni del FFC cresce.

Resta un grande lavoro culturale da fare: far comprendere ad amministratori e tecnici comunali, ai politici regionali e soprattutto alle istituzioni e ai politici nazionali che il FFC è una misura strutturale che funziona e quindi è una buona politica familiare. Forse anche il contributo del filmato animato realizzato da ELL ci può aiutare in questa che probabilmente rappresenta la sfida più difficile.

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