Ooooops!

Siamo spiacenti ma Internet Explorer non è aggiornato agli ultimi standard del Web. Per poter visualizzare correttamente questo Sito vi suggeriamo di scaricare un browser migliore.

Scarica Google Chrome
20
September
2025

Castelnuovo del Garda sotto la lente: un’analisi della capacità turistica

Il turismo a Castelnuovo visto con gli occhi della statistica

Nicola Castelletti
Nicola Castelletti
Redazione CdC
Redazione CdC

Nicola, raccontaci qualcosa di te.

Ciao a tutti, sono Nicola Castelletti, 24 anni, residente a Castelnuovo del Garda, e sto per terminare i miei studi in Scienze Statistiche all’Università degli Studi di Padova.

Attivo da molto tempo nel volontariato, sono cofondatore dell’associazione Ludus in Tabula, con sede a Castelnuovo, che ha l’obiettivo di diffondere il gioco da tavolo, come strumento di socialità, aggregazione e divertimento.

Durante l’estate mi piace cambiare veste, indossando l’abito da educatore: con sulle spalle molte estati passate da animatore al grest parrocchiale di Cavalcaselle, da tre anni ho l’opportunità di lavorare con splendidi colleghi al CER di Castelnuovo.

Foto 1 - Nicola Castelletti: Laureando in Scienze Statistiche

Come nasce questo progetto?

Ho trascorso l’ultimo semestre in Erasmus in Belgio, alla KU Leuven (https://www.kuleuven.be/english/kuleuven), dove ho avuto modo di seguire alcuni corsi che mi hanno dato l’opportunità di svolgere dei progetti su dati reali.

Avendo sempre avvertito vicinanza ed appartenenza al mio comune, ho deciso di incentrare uno di questi progetti proprio su Castelnuovo, cercando di analizzare e contestualizzare il nostro comune dal punto di vista della capacità turistica.

Foto 2 - Nicola insieme a colleghi di Erasmus di varie nazionalità

Come è strutturato il progetto e quali ambiti hai analizzato?

Il progetto si è basato sui dati forniti dall’Ufficio di Statistica della Regione del Veneto, relativi all’offerta ricettiva regionale. Al momento della realizzazione dell’elaborato, il portale metteva a disposizione solamente i dati relativi al 2023, anno, dunque, su cui si è incentrata l’analisi.

I Comuni analizzati sono stati quelli appartenenti all’Organizzazione di Gestione della Destinazione (O.G.D.) Lago di Garda. Le Organizzazioni di Gestione della Destinazione sono state istituite con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo coordinato tra realtà comunali affini per posizione geografica e vocazione turistica/commerciale.

Figura 1 - Rappresentazione grafica delle O.G.D. del Veneto, in blu O.G.D. Lago di Garda

L’obiettivo dell’analisi è stato quello di evidenziare somiglianze e differenze tra i comuni, sulla base dei seguenti aspetti:

● la distribuzione delle diverse tipologie di strutture ricettive;

● la densità complessiva dell’offerta turistica, intesa come numero di strutture e posti letto per chilometro quadrato di superficie comunale.

I comuni analizzati sono dunque stati: Affi, Bardolino, Brentino Belluno, Brenzone, Bussolengo, Caprino Veronese, Castelnuovo del Garda, Cavaion Veronese, Costermano sul Garda, Ferrara di Monte Baldo, Garda, Lazise, Malcesine, Pastrengo, Peschiera del Garda, Rivoli Veronese, San Zeno di Montagna, Sommacampagna, Sona, Torri del Benaco e Valeggio sul Mincio.

Come è distribuita la capacità ricettiva dei comuni considerati?

Niente di sorprendente, a ben pensarci, ma un utile e inusuale sguardo d’insieme!

Dalla Figura 2 emerge come la maggior parte degli esercizi ricettivi si concentri nei comuni propriamente lacustri, ovvero quelli che comprendono tratti di costa.

In particolare, i comuni il cui territorio si sviluppa prevalentemente lungo la riva del lago presentano un numero di esercizi superiore a 820. Fanno eccezione Brenzone, Garda e Torri del Benaco, che si attestano attorno ai 500 esercizi.

Castelnuovo del Garda si colloca in una posizione intermedia, fungendo da ponte tra i comuni costieri e quelli privi di accesso diretto al lago.

Possiamo notare come per tutti i comuni prevalga la presenza di alloggi privati. Altre categorie spesso presenti sono agriturismi e alberghi a 2, 3 e 4 stelle, seguiti da campeggi e villaggi turistici.

Figura 2 - Numero e tipologia di strutture ricettive

A seguire, la Figura 3 mostra la densità di posti letto destinati all’attività ricettiva, calcolata per chilometro quadrato di superficie comunale.

Passiamo così da un valore assoluto (numero totale di strutture ricettive) a un valore relativo, che tiene conto della dimensione territoriale del comune, permettendo un confronto più equo tra realtà comunali diverse per estensione.

Ai primi due posti si collocano i comuni di Peschiera del Garda e Lazise.

Pur avendo un numero totale di posti letto pari a circa il 60% di quello di Lazise, Peschiera si distingue nettamente: la sua densità di posti letto per chilometro quadrato è infatti circa doppia rispetto a quella di Lazise.

Gli altri comuni seguono con valori decrescenti esponenzialmente.

Figura 3 - Densità dei posti letto per km2

Per concludere, la Figura 4 mostra la densità di esercizi ricettivi per chilometro quadrato, mettendo in relazione il numero di strutture con l’estensione del territorio comunale.

Rispetto alla densità di posti letto illustrata nella Figura 3, possiamo osservare alcune variazioni: Peschiera del Garda conferma il primo posto, mentre Garda e Bardolino guadagnano una posizione ciascuno. Lazise, invece, scende dal secondo al quarto posto.

Figura 4 - Densità di strutture ricettive per km2

Nel complesso, Peschiera si conferma come il comune lacustre con la maggiore intensità turistica, risultando prima per densità sia di strutture che di posti letto.

Questo è particolarmente rilevante se si considera che Peschiera dispone di un numero totale di posti letto pari a circa il 60% di quelli di Lazise e simile a Bardolino, a indicare una maggiore concentrazione e sfruttamento a fini turistici del territorio comunale.

Come sono distribuiti i posti letto turistici a Castelnuovo?

Pensi di conoscere bene il tuo comune?

La Figura 5 propone un focus sul comune di Castelnuovo del Garda. Qui possiamo osservare che l’85,7% dei posti letto è concentrato nelle tre principali categorie di strutture: campeggi e villaggi turistici, alberghi a 4 stelle e alloggi privati.

Tra queste, senza sorpresa, i campeggi e villaggi turistici rappresentano la categoria con il maggior numero medio di posti letto per struttura, un valore che risulta essere circa sette volte superiore rispetto a quello degli alberghi a 4 stelle, che occupano la seconda posizione per numero di posti letto totali.

Figura 5 - Focus sulle strutture di Castelnuovo

Come si possono confrontare i dati raccolti per i diversi comuni?

Con una semplice rappresentazione grafica che permetta di poter cogliere a colpo d’occhio similarità e diversità tra i vari comuni!

Un metodo statistico di uso comune in questo caso è l’analisi delle componenti principali (PCA).

La PCA è una tecnica che consente di ridurre l’informazione contenuta in molte variabili, sintetizzandole in un numero minore di nuove variabili -una sorta di “distillato” delle originali- che permettono di confrontare più agevolmente le unità di analisi (nel nostro caso, i comuni), considerando solo poche, di norma due, nuove variabili (chiamate componenti principali).

Nel nostro caso disponiamo di 13 variabili per ogni comune, ovvero del numero di edifici per ciascuna delle 13 categorie di alloggio considerate. Applicando la PCA si sono ottenute due nuove variabili facilmente interpretabili.

Si può costruire un piano cartesiano, usando queste due nuove variabili come assi cartesiani, al cui interno collocare tutti i comuni, per poter osservare come si rapportano l’un l’altro.

Nota tecnica: PCA

Il metodo consiste nel calcolare le cosiddette componenti principali di un dataset, partire dalle sue variabili originali. Ciascuna componente è una combinazione lineare delle variabili originali, cioè una somma delle variabili, dove ad ognuna viene associato un peso proporzionale all’importanza della variabile all’interno della componente stessa. Grazie a questa costruzione, si può interpretare ciascuna componente principale in base ai pesi maggiori o minori assegnati alle variabili originali. Le componenti principali sono costruite in modo da preservare la massima varianza possibile nei dati, ovvero la struttura informativa principale, anche se ridurre la dimensionalità comporta inevitabilmente una perdita di informazione. Ciascuna componente principale sarà quindi una nuova variabile, per la quale ciascun comune avrà un valore calcolato. Tale valore può essere interpretato: ad esempio, valori negativi o positivi della componente possono indicare caratteristiche generali diverse dei comuni. Solitamente si analizzano le prime due componenti principali, per avere una rappresentazione intuitiva delle osservazioni su un piano cartesiano bidimensionale.

La Figura 6 mostra tale piano cartesiano.

  • I comuni più a sinistra rappresentano un’offerta turistica più tradizionale, informale e rurale (agriturismi, altri esercizi, case per ferie).
  • I comuni più a destra hanno un’offerta turistica più strutturata e moderna (alloggi privati, campeggi e villaggi turistici, residenze turistico alberghiere, alberghi a 4 stelle).
  • I comuni più in alto sono associati a un turismo montano, semplice e collettivo (rifugi alpini, alberghi a 1 e 3 stelle, case per ferie).
  • I comuni più in basso rappresentano un turismo più tradizionale e commerciale, caratterizzato da una minore presenza delle strutture tipiche della parte alta, e con presenza di agriturismi e “altri esercizi”
Figura 6: Piano cartesiano riportante l'analisi delle componenti principali (PCA)

Per agevolare la lettura della rappresentazione grafica, ho eseguito un metodo statistico di clustering, che sintetizza le caratteristiche principali e consente di raggruppare i comuni in base alla loro similarità.

É importante sottolineare che l’uso di metodi diversi di clustering potrebbe portare a segmentazioni alternative: l’analisi ha carattere esplorativo e interpretativo, senza l’esigenza di trarre conclusioni statisticamente robuste.

I cluster identificati sono i seguenti.

  • Cluster verde: comuni orientati verso un’ospitalità tradizionale e rurale, con scarsa presenza di rifugi alpini, alberghi a 1 e 3 stelle e case per ferie.
  • Cluster rosso: comuni con strutture ricettive ben organizzate, strutturate e diversificate, rivolti a un turismo tradizionale di qualità medio-alta, con forte presenza di alberghi e campeggi.
  • Cluster azzurro: posizionato a metà tra quello verde e rosso, con una minore, anche se ancora rilevante, presenza di alberghi e campeggi.
  • Cluster viola: costituito unicamente da Ferrara di Monte Baldo, che rappresenta un turismo montano e sociale, caratterizzato da rifugi alpini e case per ferie, più tradizionale e rurale, meno moderno e strut

Castelnuovo, comune turistico, ma non troppo.

Il quadro generale che emerge conferma quanto abbiamo osservato nelle analisi precedenti: i comuni di Peschiera del Garda, Garda, Bardolino e Lazise, già identificati come i primi quattro per densità sia di posti letto che di strutture ricettive, risultano raggruppati nel cluster rosso. Questo cluster rappresenta territori con un’offerta turistica strutturata, moderna, diversificata e orientata verso una qualità medio-alta.

E Castelnuovo si posiziona nella parte destra del cluster azzurro, quindi più vicino al cluster rosso rispetto agli altri comuni che fanno parte del medesimo cluster azzurro, avvicinandosi così alle caratteristiche di offerta turistica dei quattro comuni sopra menzionati: … un risultato niente male!

Grazie dell’attenzione, ciao!

20
September
2025

Castelnuovo del Garda sotto la lente: un’analisi della capacità turistica

Il turismo a Castelnuovo visto con gli occhi della statistica

Nicola Castelletti
Nicola Castelletti
Redazione CdC
Redazione CdC

🤝 Collaboratori

No items found.

📝 Descrizione del Progetto

Nicola, raccontaci qualcosa di te.

Ciao a tutti, sono Nicola Castelletti, 24 anni, residente a Castelnuovo del Garda, e sto per terminare i miei studi in Scienze Statistiche all’Università degli Studi di Padova.

Attivo da molto tempo nel volontariato, sono cofondatore dell’associazione Ludus in Tabula, con sede a Castelnuovo, che ha l’obiettivo di diffondere il gioco da tavolo, come strumento di socialità, aggregazione e divertimento.

Durante l’estate mi piace cambiare veste, indossando l’abito da educatore: con sulle spalle molte estati passate da animatore al grest parrocchiale di Cavalcaselle, da tre anni ho l’opportunità di lavorare con splendidi colleghi al CER di Castelnuovo.

Foto 1 - Nicola Castelletti: Laureando in Scienze Statistiche

Come nasce questo progetto?

Ho trascorso l’ultimo semestre in Erasmus in Belgio, alla KU Leuven (https://www.kuleuven.be/english/kuleuven), dove ho avuto modo di seguire alcuni corsi che mi hanno dato l’opportunità di svolgere dei progetti su dati reali.

Avendo sempre avvertito vicinanza ed appartenenza al mio comune, ho deciso di incentrare uno di questi progetti proprio su Castelnuovo, cercando di analizzare e contestualizzare il nostro comune dal punto di vista della capacità turistica.

Foto 2 - Nicola insieme a colleghi di Erasmus di varie nazionalità

Come è strutturato il progetto e quali ambiti hai analizzato?

Il progetto si è basato sui dati forniti dall’Ufficio di Statistica della Regione del Veneto, relativi all’offerta ricettiva regionale. Al momento della realizzazione dell’elaborato, il portale metteva a disposizione solamente i dati relativi al 2023, anno, dunque, su cui si è incentrata l’analisi.

I Comuni analizzati sono stati quelli appartenenti all’Organizzazione di Gestione della Destinazione (O.G.D.) Lago di Garda. Le Organizzazioni di Gestione della Destinazione sono state istituite con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo coordinato tra realtà comunali affini per posizione geografica e vocazione turistica/commerciale.

Figura 1 - Rappresentazione grafica delle O.G.D. del Veneto, in blu O.G.D. Lago di Garda

L’obiettivo dell’analisi è stato quello di evidenziare somiglianze e differenze tra i comuni, sulla base dei seguenti aspetti:

● la distribuzione delle diverse tipologie di strutture ricettive;

● la densità complessiva dell’offerta turistica, intesa come numero di strutture e posti letto per chilometro quadrato di superficie comunale.

I comuni analizzati sono dunque stati: Affi, Bardolino, Brentino Belluno, Brenzone, Bussolengo, Caprino Veronese, Castelnuovo del Garda, Cavaion Veronese, Costermano sul Garda, Ferrara di Monte Baldo, Garda, Lazise, Malcesine, Pastrengo, Peschiera del Garda, Rivoli Veronese, San Zeno di Montagna, Sommacampagna, Sona, Torri del Benaco e Valeggio sul Mincio.

Come è distribuita la capacità ricettiva dei comuni considerati?

Niente di sorprendente, a ben pensarci, ma un utile e inusuale sguardo d’insieme!

Dalla Figura 2 emerge come la maggior parte degli esercizi ricettivi si concentri nei comuni propriamente lacustri, ovvero quelli che comprendono tratti di costa.

In particolare, i comuni il cui territorio si sviluppa prevalentemente lungo la riva del lago presentano un numero di esercizi superiore a 820. Fanno eccezione Brenzone, Garda e Torri del Benaco, che si attestano attorno ai 500 esercizi.

Castelnuovo del Garda si colloca in una posizione intermedia, fungendo da ponte tra i comuni costieri e quelli privi di accesso diretto al lago.

Possiamo notare come per tutti i comuni prevalga la presenza di alloggi privati. Altre categorie spesso presenti sono agriturismi e alberghi a 2, 3 e 4 stelle, seguiti da campeggi e villaggi turistici.

Figura 2 - Numero e tipologia di strutture ricettive

A seguire, la Figura 3 mostra la densità di posti letto destinati all’attività ricettiva, calcolata per chilometro quadrato di superficie comunale.

Passiamo così da un valore assoluto (numero totale di strutture ricettive) a un valore relativo, che tiene conto della dimensione territoriale del comune, permettendo un confronto più equo tra realtà comunali diverse per estensione.

Ai primi due posti si collocano i comuni di Peschiera del Garda e Lazise.

Pur avendo un numero totale di posti letto pari a circa il 60% di quello di Lazise, Peschiera si distingue nettamente: la sua densità di posti letto per chilometro quadrato è infatti circa doppia rispetto a quella di Lazise.

Gli altri comuni seguono con valori decrescenti esponenzialmente.

Figura 3 - Densità dei posti letto per km2

Per concludere, la Figura 4 mostra la densità di esercizi ricettivi per chilometro quadrato, mettendo in relazione il numero di strutture con l’estensione del territorio comunale.

Rispetto alla densità di posti letto illustrata nella Figura 3, possiamo osservare alcune variazioni: Peschiera del Garda conferma il primo posto, mentre Garda e Bardolino guadagnano una posizione ciascuno. Lazise, invece, scende dal secondo al quarto posto.

Figura 4 - Densità di strutture ricettive per km2

Nel complesso, Peschiera si conferma come il comune lacustre con la maggiore intensità turistica, risultando prima per densità sia di strutture che di posti letto.

Questo è particolarmente rilevante se si considera che Peschiera dispone di un numero totale di posti letto pari a circa il 60% di quelli di Lazise e simile a Bardolino, a indicare una maggiore concentrazione e sfruttamento a fini turistici del territorio comunale.

Come sono distribuiti i posti letto turistici a Castelnuovo?

Pensi di conoscere bene il tuo comune?

La Figura 5 propone un focus sul comune di Castelnuovo del Garda. Qui possiamo osservare che l’85,7% dei posti letto è concentrato nelle tre principali categorie di strutture: campeggi e villaggi turistici, alberghi a 4 stelle e alloggi privati.

Tra queste, senza sorpresa, i campeggi e villaggi turistici rappresentano la categoria con il maggior numero medio di posti letto per struttura, un valore che risulta essere circa sette volte superiore rispetto a quello degli alberghi a 4 stelle, che occupano la seconda posizione per numero di posti letto totali.

Figura 5 - Focus sulle strutture di Castelnuovo

Come si possono confrontare i dati raccolti per i diversi comuni?

Con una semplice rappresentazione grafica che permetta di poter cogliere a colpo d’occhio similarità e diversità tra i vari comuni!

Un metodo statistico di uso comune in questo caso è l’analisi delle componenti principali (PCA).

La PCA è una tecnica che consente di ridurre l’informazione contenuta in molte variabili, sintetizzandole in un numero minore di nuove variabili -una sorta di “distillato” delle originali- che permettono di confrontare più agevolmente le unità di analisi (nel nostro caso, i comuni), considerando solo poche, di norma due, nuove variabili (chiamate componenti principali).

Nel nostro caso disponiamo di 13 variabili per ogni comune, ovvero del numero di edifici per ciascuna delle 13 categorie di alloggio considerate. Applicando la PCA si sono ottenute due nuove variabili facilmente interpretabili.

Si può costruire un piano cartesiano, usando queste due nuove variabili come assi cartesiani, al cui interno collocare tutti i comuni, per poter osservare come si rapportano l’un l’altro.

Nota tecnica: PCA

Il metodo consiste nel calcolare le cosiddette componenti principali di un dataset, partire dalle sue variabili originali. Ciascuna componente è una combinazione lineare delle variabili originali, cioè una somma delle variabili, dove ad ognuna viene associato un peso proporzionale all’importanza della variabile all’interno della componente stessa. Grazie a questa costruzione, si può interpretare ciascuna componente principale in base ai pesi maggiori o minori assegnati alle variabili originali. Le componenti principali sono costruite in modo da preservare la massima varianza possibile nei dati, ovvero la struttura informativa principale, anche se ridurre la dimensionalità comporta inevitabilmente una perdita di informazione. Ciascuna componente principale sarà quindi una nuova variabile, per la quale ciascun comune avrà un valore calcolato. Tale valore può essere interpretato: ad esempio, valori negativi o positivi della componente possono indicare caratteristiche generali diverse dei comuni. Solitamente si analizzano le prime due componenti principali, per avere una rappresentazione intuitiva delle osservazioni su un piano cartesiano bidimensionale.

La Figura 6 mostra tale piano cartesiano.

  • I comuni più a sinistra rappresentano un’offerta turistica più tradizionale, informale e rurale (agriturismi, altri esercizi, case per ferie).
  • I comuni più a destra hanno un’offerta turistica più strutturata e moderna (alloggi privati, campeggi e villaggi turistici, residenze turistico alberghiere, alberghi a 4 stelle).
  • I comuni più in alto sono associati a un turismo montano, semplice e collettivo (rifugi alpini, alberghi a 1 e 3 stelle, case per ferie).
  • I comuni più in basso rappresentano un turismo più tradizionale e commerciale, caratterizzato da una minore presenza delle strutture tipiche della parte alta, e con presenza di agriturismi e “altri esercizi”
Figura 6: Piano cartesiano riportante l'analisi delle componenti principali (PCA)

Per agevolare la lettura della rappresentazione grafica, ho eseguito un metodo statistico di clustering, che sintetizza le caratteristiche principali e consente di raggruppare i comuni in base alla loro similarità.

É importante sottolineare che l’uso di metodi diversi di clustering potrebbe portare a segmentazioni alternative: l’analisi ha carattere esplorativo e interpretativo, senza l’esigenza di trarre conclusioni statisticamente robuste.

I cluster identificati sono i seguenti.

  • Cluster verde: comuni orientati verso un’ospitalità tradizionale e rurale, con scarsa presenza di rifugi alpini, alberghi a 1 e 3 stelle e case per ferie.
  • Cluster rosso: comuni con strutture ricettive ben organizzate, strutturate e diversificate, rivolti a un turismo tradizionale di qualità medio-alta, con forte presenza di alberghi e campeggi.
  • Cluster azzurro: posizionato a metà tra quello verde e rosso, con una minore, anche se ancora rilevante, presenza di alberghi e campeggi.
  • Cluster viola: costituito unicamente da Ferrara di Monte Baldo, che rappresenta un turismo montano e sociale, caratterizzato da rifugi alpini e case per ferie, più tradizionale e rurale, meno moderno e strut

Castelnuovo, comune turistico, ma non troppo.

Il quadro generale che emerge conferma quanto abbiamo osservato nelle analisi precedenti: i comuni di Peschiera del Garda, Garda, Bardolino e Lazise, già identificati come i primi quattro per densità sia di posti letto che di strutture ricettive, risultano raggruppati nel cluster rosso. Questo cluster rappresenta territori con un’offerta turistica strutturata, moderna, diversificata e orientata verso una qualità medio-alta.

E Castelnuovo si posiziona nella parte destra del cluster azzurro, quindi più vicino al cluster rosso rispetto agli altri comuni che fanno parte del medesimo cluster azzurro, avvicinandosi così alle caratteristiche di offerta turistica dei quattro comuni sopra menzionati: … un risultato niente male!

Grazie dell’attenzione, ciao!

Documenti di riferimento

Potrebbe Interessarti