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5
December
2020

Il Contratto del Lago è realtà

La linea da seguire per la salvaguardia del Garda

Davide Sandrini
Davide Sandrini

Dopo anni di impegno e proposte, si è finalmente giunti alla firma di un importante documento che permetterà di proteggere e valorizzare quello che è uno dei più importanti bacini idrici del nostro Paese. Una svolta epocale per il territorio che circonda il Lago di Garda, poiché coinvolge tutti gli enti della zona per creare una sinergia e condividere idee e progetti a lungo termine. Peccato che sia l’ennesima occasione sfuggita alla nostra Amministrazione Comunale che ha deciso di non firmare il contratto.

Grandi vantaggi e grandi possibilità

Non capita spesso di trovare il modo di unire comuni di province e regioni diverse, e questo contratto è simbolo di una volontà collettiva di proteggere l’ambiente e valorizzare tutto il territorio che vive il lago e di lago. Il coinvolgimento di ATS Garda Ambiente, dell’azienda Gardesana Servizi, di Garda Uno e dei presidenti della Comunità del Garda rende il contratto ancora più solido e offre tutta una serie di vantaggi, esperienze e professionalità che lavoreranno per garantire l’ecosostenibilità del lago e il suo sviluppo. Inoltre, essendo basato sul Contratto di Fiume della legislazione europea, si potrà accedere a numerosi finanziamenti specifici proprio per la tutela delle risorse idriche.

I giusti riconoscimenti per l’impegno

Tra i nomi dei sottoscrittori del Contratto di Lago non possiamo non citare Angelo Cresco, Mario Bocchio, l’Onorevole Mariastella Gelmini, l’ex Sindaco di Castelnuovo Giovanni Peretti, ma soprattutto colui che ha voluto fortemente raggiungere questo obiettivo, Filippo Gavazzoni, Assessore del Comune di Peschiera del Garda. Un uomo che, con costanza e dedizione, da alcuni anni si prodiga per fare in modo che le scelte a lungo termine che riguardano il Garda siano condivise con tutti gli enti che si affacciano sul Lago. Un impegno concreto che ha raggiunto un traguardo veramente importante.

Il carpione: simbolo di tipicità

A rappresentare l’obiettivo di tutela del lago si è scelta l’immagine del carpione, specie endemica del lago, che rappresenta l’unicità di questo ambiente e l’importanza di salvaguardare tutta la sua biodiversità.

Questo contratto si pone come uno strumento condiviso tra gli enti, le società e i Comuni che vi aderiscono per raggiungere e mantenere obiettivi precisi:

  • Collettamento dei reflui del Garda, a supporto di ATS Garda e Ambiente;
  • Monitoraggio e individuazione degli agenti inquinanti, in particolare degli affluenti del lago, con la creazione di appositi studi e modelli e in collaborazione con Arpa (Veneto, Lombardia, Trentino);
  • Inserimento di 3 rappresentanti gardesani, designati dall’Assemblea dei sindaci della Comunità del Garda, nella commissione prevista nel protocollo 2013 per la gestione/previsione dei livelli del Lago;
  • Inserimento nella “cabina di regia” di un rappresentante dei Comuni gardesani, designato dall’Assemblea dei sindaci della Comunità del Garda, per la gestione dello scolmatore Mori–Torbole;
  • Analisi e monitoraggio della flora e fauna lacustre, autoctona e non;
  • Sanificazione dei motoscafi/natanti turistici, carene e motori;
  • Osservatorio permanente del paesaggio;
  • Consumo e occupazione del territorio.

Sicuramente si sentirà molto parlare di questo Contratto del Lago, che porterà benessere e tante opportunità lavorative ed economiche nell’intorno, contribuendo alla crescita di tutte le zone limitrofe. Risulta per questo incomprensibile e ci lascia straniti la scelta della nostra Amministrazione Comunale di rimanere estranea a tutto questo, perdendo l’occasione di far partecipare attivamente Castelnuovo del Garda alle decisioni riguardanti il futuro del più grande bacino idrico d’Italia.

5
December
2020

Il Contratto del Lago è realtà

La linea da seguire per la salvaguardia del Garda

Davide Sandrini
Davide Sandrini

🤝 Collaboratori

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📝 Descrizione del Progetto

Dopo anni di impegno e proposte, si è finalmente giunti alla firma di un importante documento che permetterà di proteggere e valorizzare quello che è uno dei più importanti bacini idrici del nostro Paese. Una svolta epocale per il territorio che circonda il Lago di Garda, poiché coinvolge tutti gli enti della zona per creare una sinergia e condividere idee e progetti a lungo termine. Peccato che sia l’ennesima occasione sfuggita alla nostra Amministrazione Comunale che ha deciso di non firmare il contratto.

Grandi vantaggi e grandi possibilità

Non capita spesso di trovare il modo di unire comuni di province e regioni diverse, e questo contratto è simbolo di una volontà collettiva di proteggere l’ambiente e valorizzare tutto il territorio che vive il lago e di lago. Il coinvolgimento di ATS Garda Ambiente, dell’azienda Gardesana Servizi, di Garda Uno e dei presidenti della Comunità del Garda rende il contratto ancora più solido e offre tutta una serie di vantaggi, esperienze e professionalità che lavoreranno per garantire l’ecosostenibilità del lago e il suo sviluppo. Inoltre, essendo basato sul Contratto di Fiume della legislazione europea, si potrà accedere a numerosi finanziamenti specifici proprio per la tutela delle risorse idriche.

I giusti riconoscimenti per l’impegno

Tra i nomi dei sottoscrittori del Contratto di Lago non possiamo non citare Angelo Cresco, Mario Bocchio, l’Onorevole Mariastella Gelmini, l’ex Sindaco di Castelnuovo Giovanni Peretti, ma soprattutto colui che ha voluto fortemente raggiungere questo obiettivo, Filippo Gavazzoni, Assessore del Comune di Peschiera del Garda. Un uomo che, con costanza e dedizione, da alcuni anni si prodiga per fare in modo che le scelte a lungo termine che riguardano il Garda siano condivise con tutti gli enti che si affacciano sul Lago. Un impegno concreto che ha raggiunto un traguardo veramente importante.

Il carpione: simbolo di tipicità

A rappresentare l’obiettivo di tutela del lago si è scelta l’immagine del carpione, specie endemica del lago, che rappresenta l’unicità di questo ambiente e l’importanza di salvaguardare tutta la sua biodiversità.

Questo contratto si pone come uno strumento condiviso tra gli enti, le società e i Comuni che vi aderiscono per raggiungere e mantenere obiettivi precisi:

  • Collettamento dei reflui del Garda, a supporto di ATS Garda e Ambiente;
  • Monitoraggio e individuazione degli agenti inquinanti, in particolare degli affluenti del lago, con la creazione di appositi studi e modelli e in collaborazione con Arpa (Veneto, Lombardia, Trentino);
  • Inserimento di 3 rappresentanti gardesani, designati dall’Assemblea dei sindaci della Comunità del Garda, nella commissione prevista nel protocollo 2013 per la gestione/previsione dei livelli del Lago;
  • Inserimento nella “cabina di regia” di un rappresentante dei Comuni gardesani, designato dall’Assemblea dei sindaci della Comunità del Garda, per la gestione dello scolmatore Mori–Torbole;
  • Analisi e monitoraggio della flora e fauna lacustre, autoctona e non;
  • Sanificazione dei motoscafi/natanti turistici, carene e motori;
  • Osservatorio permanente del paesaggio;
  • Consumo e occupazione del territorio.

Sicuramente si sentirà molto parlare di questo Contratto del Lago, che porterà benessere e tante opportunità lavorative ed economiche nell’intorno, contribuendo alla crescita di tutte le zone limitrofe. Risulta per questo incomprensibile e ci lascia straniti la scelta della nostra Amministrazione Comunale di rimanere estranea a tutto questo, perdendo l’occasione di far partecipare attivamente Castelnuovo del Garda alle decisioni riguardanti il futuro del più grande bacino idrico d’Italia.

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