Lo scorso anno è stato costellato da perdite importanti per la nostra comunità, rese ancora più difficili da accettare per la complessa situazione di emergenza che tutto il paese stava - e sta ancora - vivendo. Tra i tanti che se ne sono andati nella solitudine del COVID-19, lontani dagli affetti e dagli amici, ricordiamo oggi Luigi Centurioni, il caro Gigi, nell’anniversario della sua scomparsa.

‍

Numeri e passione

Già da giovane lo si vedeva proteso verso quella che sarà poi la sua vita futura di uomo politico, sociale e intellettuale, sempre disposto a dare una mano a tutti incondizionatamente. Cresciuto intorno alla storica bottega dei genitori, centro di scambi sociali oltre che economici, Gigi dimostra interesse per tutti e due i settori. Si laurea in Scienze Bancarie e poi in Economia e Commercio, e inizia anche il suo percorso politico che lo porterà ad essere Amministratore negli anni ‘70 e culminerà nella carica di sindaco nel periodo 1980-85.

Nel lavoro si distingue con esperienze in varie filiali (Cortina d’Ampezzo, Malcesine, Villafranca, Verona), fino a ricevere incarichi apicali come Responsabile dell’Ufficio Crediti e Capo del Personale. I colleghi di lavoro lo ricordano per le sue capacità professionali, ma anche per la sua sensibilità e la sua carica di umanità nei rapporti personali.

‍

Ecologista e attento alla cultura

Come sindaco, la comunità castelnovese lo ricorda soprattutto per la lotta strenua contro la creazione di un sito di stoccaggio di materiali pericolosi in strutture inadeguate sul nostro territorio. Lui, così attento alla difesa dell’ambiente e a trovare concrete ed efficaci risposte alle esigenze del paese che stava crescendo.

In quella causa legale con la ditta Merenda venne affiancato per più di quattro mesi da un “commissario ad acta” nominato dalla Regione Veneto fino alla fine della contestazione che lo vedrà vincitore. Da allora nessuno stoccaggio pericoloso verrà mai installato a Castelnuovo.

Nel 2000, come membro della commissione della Fondazione Cariverona, ha sostenuto il nostro paese con interventi nel settore sociale, culturale ed assistenziale. Ricordiamo tra i tamti:

• il restauro del prezioso Organo Trice della nostra Chiesa Parrocchiale;
• la dotazione delle biblioteche delle scuole dell’Istituto Comprensivo;
• la fornitura degli arredi della Scuola dell’Infanzia di Sandrà;
• la fornitura al Comune di un mezzo per il trasporto dei disabili.

‍

Impegno continuo per il bene comune

L’impegno nel sociale però era già stato ampiamente dimostrato in giovane età, quando insieme ad altri neolaureati organizza corsi serali per permettere a ragazzi e adulti di acquisire la licenza media.

Dalla pensione, fino agli ultimi anni della sua vita, il caro Gigi era diventato l’anima della Corale, sempre pronto ad organizzare gite, commedie, camminate in montagna, uscite canore nelle Residenze per Anziani, le grandi serate in Arena, sempre animate dalla sua intelligente ironia.

Anche la sua casa era sempre aperta ai caffè mattutini, alle quotidiane visite di amici, per dialoghi culturali e “concerti in famiglia”.

Un saluto di cuore, col cuore

Discreto, disponibile e alle volte schivo, come tutte le persone davvero grandi, ha lasciato un grande vuoto nella famiglia, negli amici, in quanti lo hanno conosciuto e stimato, e in tutta la nostra comunità per il bene che ha sempre fatto.

Accogliamo in un abbraccio la sorella Marina, gli adorati nipoti Alberto e Angela, i pronipoti e ci uniamo nel ricordo dell’esempio di questo uomo e amico, che ha lasciato un segno indelebile del suo passaggio terreno.

‍

‍