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29
May
2020

Nuovi contesti all’interno dell’emergenza COVID-19

L’Economics Living Lab presenta le proprie ricerche offrendo spunti di riflessione

Federico Perali
Federico Perali
Francesco Pecci
Francesco Pecci
Maikol Furlani
Maikol Furlani

Quando si parla di COVID-19 solitamente ci si riferisce a numeri di contagi, restrizioni, ricerche mediche, ma questo virus ha cambiato la nostra vita in vari aspetti, aprendo scenari che meritano la giusta attenzione. A queste nuove esigenze è rivolto lo studio dell'Economics Living Lab, spin-off dell’Università di Verona, che dall'inizio dell’emergenza sanitaria dà supporto a molti organi decisionali, enti del terzo settore e imprenditori, per pianificare al meglio interventi che interessano il tessuto socioeconomico del Paese.

Da subito l’interesse di ELL si è rivolto all’utilizzo e al consumo di mascherine, valutando la domanda di dispositivi monouso per la popolazione e per le attività lavorative. Ne emerge un risultato che fa riflettere, in quanto solo per la provincia di Verona è stata stimata una richiesta mensile di 18 milioni di mascherine usa e getta, di cui circa 7 milioni per uso professionale. Lo studio punta al confronto con i dispositivi riutilizzabili (i cui numeri si riducono a circa 1,4 milioni) che offrirebbero vantaggi da molti punti di vista: economico per le famiglie e le imprese, sociale evitando la corsa all’accaparramento, logistico per la migliore organizzazione di trasporto, stoccaggio, distribuzione e smaltimento.

Altro tema caldo è quello delle valutazioni di impatto socio-economico degli effetti del lockdown. In particolare, ELL ha sviluppato negli ultimi anni apposite matrici di contabilità sociale a livello Provinciale, quali strumenti di conoscenza avanzati in grado di fotografare le economie locali, che si prestano a simulazioni ex-ante ed ex-post degli effetti di shocks economici o di interventi di politica economica. Strumenti che raccolgono migliaia di dati e che permetterebbero ai decisori pubblici di adottare decisioni maggiormente informate basate su evidenze.

Anche il terzo settore e il volontariato sono stati investiti dalle misure restrittive della Fase I e continuano ad essere condizionati nei servizi assistenziali, sanitari, culturali e ambientali, con notevoli disagi per la comunità. Le uniche eccezioni, che invece hanno incrementato le proprie attività, riguardano le associazioni di protezione civile e di primo soccorso che hanno contribuito attivamente ad affrontare l’emergenza. Lo studio punta poi ad analizzare gli scenari di sviluppo nel breve e lungo periodo sui servizi erogati alla comunità.

Infine, l’Economics Living Lab propone delle interessanti indagini sociologiche rivolte ad analizzare i cambiamenti delle abitudini di studenti universitari, sulla qualità della vita degli anziani, e sulle opinioni e le reazioni della comunità di fronte ai grandi rischi.

Nel primo caso è stato utilizzato un questionario online per cercare di far emergere problematiche esistenti, opinioni e aspettative sul futuro, nuove tendenze e dimensioni delle relazioni, guardando proprio dal punto di vista degli studenti.

La Fondazione Cariplo ha invece finanziato uno studio sulla transizione all'età anziana in situazioni di vulnerabilità e al fine di promuovere una rete comunitaria per la promozione dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni. Anche il comune di Castelnuovo del Garda è stato invitato, ad inizio 2019, a partecipare alle indagini su questa ricerca, alla luce di numerose precedenti collaborazioni con l'Università di Verona e con l'Università Cattolica di Milano. Purtroppo l'attuale amministrazione, insediatasi a maggio 2019, non ha accolto l'invito perdendo l’occasione di contribuire a questo studio e approfondire la conoscenza sulla reale situazione della popolazione anziana del proprio comune. Un’occasione che poteva essere sfruttata nell'ottica di migliorare proprio i servizi dedicati a questa fascia di popolazione più fragile e in continua crescita.

Degno di una nota particolare è lo studio fatto in collaborazione con le università francesi di Cergy-Pontoise (Parigi) e il Politecnico di Cachan (Parigi) e approvato dal World Pandemic Research Network sulle reazioni personali di fronte a rischi estremi, con grande attenzione proprio sull'emergenza COVID-19, e sulla opinioni riguardanti la condivisione dei rischi all'interno della società, tema molto discusso nei mesi scorsi e ancora attuale.

29
May
2020

Nuovi contesti all’interno dell’emergenza COVID-19

L’Economics Living Lab presenta le proprie ricerche offrendo spunti di riflessione

Federico Perali
Federico Perali
Francesco Pecci
Francesco Pecci
Maikol Furlani
Maikol Furlani

🤝 Collaboratori

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📝 Descrizione del Progetto

Quando si parla di COVID-19 solitamente ci si riferisce a numeri di contagi, restrizioni, ricerche mediche, ma questo virus ha cambiato la nostra vita in vari aspetti, aprendo scenari che meritano la giusta attenzione. A queste nuove esigenze è rivolto lo studio dell'Economics Living Lab, spin-off dell’Università di Verona, che dall'inizio dell’emergenza sanitaria dà supporto a molti organi decisionali, enti del terzo settore e imprenditori, per pianificare al meglio interventi che interessano il tessuto socioeconomico del Paese.

Da subito l’interesse di ELL si è rivolto all’utilizzo e al consumo di mascherine, valutando la domanda di dispositivi monouso per la popolazione e per le attività lavorative. Ne emerge un risultato che fa riflettere, in quanto solo per la provincia di Verona è stata stimata una richiesta mensile di 18 milioni di mascherine usa e getta, di cui circa 7 milioni per uso professionale. Lo studio punta al confronto con i dispositivi riutilizzabili (i cui numeri si riducono a circa 1,4 milioni) che offrirebbero vantaggi da molti punti di vista: economico per le famiglie e le imprese, sociale evitando la corsa all’accaparramento, logistico per la migliore organizzazione di trasporto, stoccaggio, distribuzione e smaltimento.

Altro tema caldo è quello delle valutazioni di impatto socio-economico degli effetti del lockdown. In particolare, ELL ha sviluppato negli ultimi anni apposite matrici di contabilità sociale a livello Provinciale, quali strumenti di conoscenza avanzati in grado di fotografare le economie locali, che si prestano a simulazioni ex-ante ed ex-post degli effetti di shocks economici o di interventi di politica economica. Strumenti che raccolgono migliaia di dati e che permetterebbero ai decisori pubblici di adottare decisioni maggiormente informate basate su evidenze.

Anche il terzo settore e il volontariato sono stati investiti dalle misure restrittive della Fase I e continuano ad essere condizionati nei servizi assistenziali, sanitari, culturali e ambientali, con notevoli disagi per la comunità. Le uniche eccezioni, che invece hanno incrementato le proprie attività, riguardano le associazioni di protezione civile e di primo soccorso che hanno contribuito attivamente ad affrontare l’emergenza. Lo studio punta poi ad analizzare gli scenari di sviluppo nel breve e lungo periodo sui servizi erogati alla comunità.

Infine, l’Economics Living Lab propone delle interessanti indagini sociologiche rivolte ad analizzare i cambiamenti delle abitudini di studenti universitari, sulla qualità della vita degli anziani, e sulle opinioni e le reazioni della comunità di fronte ai grandi rischi.

Nel primo caso è stato utilizzato un questionario online per cercare di far emergere problematiche esistenti, opinioni e aspettative sul futuro, nuove tendenze e dimensioni delle relazioni, guardando proprio dal punto di vista degli studenti.

La Fondazione Cariplo ha invece finanziato uno studio sulla transizione all'età anziana in situazioni di vulnerabilità e al fine di promuovere una rete comunitaria per la promozione dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni. Anche il comune di Castelnuovo del Garda è stato invitato, ad inizio 2019, a partecipare alle indagini su questa ricerca, alla luce di numerose precedenti collaborazioni con l'Università di Verona e con l'Università Cattolica di Milano. Purtroppo l'attuale amministrazione, insediatasi a maggio 2019, non ha accolto l'invito perdendo l’occasione di contribuire a questo studio e approfondire la conoscenza sulla reale situazione della popolazione anziana del proprio comune. Un’occasione che poteva essere sfruttata nell'ottica di migliorare proprio i servizi dedicati a questa fascia di popolazione più fragile e in continua crescita.

Degno di una nota particolare è lo studio fatto in collaborazione con le università francesi di Cergy-Pontoise (Parigi) e il Politecnico di Cachan (Parigi) e approvato dal World Pandemic Research Network sulle reazioni personali di fronte a rischi estremi, con grande attenzione proprio sull'emergenza COVID-19, e sulla opinioni riguardanti la condivisione dei rischi all'interno della società, tema molto discusso nei mesi scorsi e ancora attuale.

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