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26
April
2020

Sport e Coronavirus

Giuseppe Facchinetti
Giuseppe Facchinetti
Davide Sandrini
Davide Sandrini

È assodato da molto tempo che l’esercizio fisico fa bene, sia per il corpo che per la mente. La pratica sportiva, soprattutto nei minori e soprattutto per gli sport di squadra, aiuta la socializzazione e la formazione dei cittadini del futuro.

Il Ministero della Salute nelle Linee di indirizzo sull'attività fisica per le differenti fasce d’età e con riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche e a sottogruppi specifici di popolazione, recependo le indicazioni di studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.), fotografa un quadro allarmante per quanto concerne lo svolgimento dell’attività sportiva in Italia:

  • Bambini: solo il 18% pratica sport per non più di un’ora a settimana (Studio OKkio alla salute 2016)
  • Adulti: il 33,6% delle persone con età compresa tra 18 e 69 anni è classificato come sedentario, cioè non fa un lavoro pesante e non pratica attività fisica nel tempo libero (Studio PASSI 2014-2017)
  • Over 65: l’attività maggiormente praticata è camminare fuori casa, le attività domestiche rappresentano l’interesse principale, troppo poco tempo dedicato ad allenare la forza muscolare (Studio PASSI d'argento 2016-2017)

L’Organizzazione Mondiale della Sanità pertanto sta spingendo da anni tutti i Governi Nazionali affinché mettano in atto politiche che promuovano il movimento, in generale, e la pratica sportiva, in particolare, con regolarità (corsa individuale, passeggiate, uso della bicicletta, sport agonistici e non agonistici) per perseguire a lungo termine lo scopo dichiarato di prevenire le malattie croniche come ischemia, infarto, ipertensione, obesità, diabete e stimolare un corretto stile di vita delle persone che generi un autentico benessere dei cittadini anche in età avanzata.

Ma in tempi di Coronavirus come è possibile coniugare la necessità di rispettare le regole giustamente imposte dalle Autorità Sanitarie in tema di limitazione dei contagi, con la possibilità di svolgere del sano movimento?

È ovvio che lo stare chiusi in casa, per un periodo prolungato, aumenti il rischio di sedentarietà anche nei soggetti che prima della pandemia svolgevano una minima attività motoria come le passeggiate, le gite in bicicletta oppure la ginnastica in palestra.

Ognuno di noi deve cercare, in base alle proprie possibilità in termini di spazi abitativi, di svolgere movimento in maniera diversa. Fin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus c’è chi come noi ha iniziato a fare con metodo e sacrificio quella parte di preparazione atletica che non richiede grandi spazi aperti e per la quale bastano pochi metri quadrati. Pertanto è consigliato non darsi per vinti e, come si suol dire, “fare di necessità virtù”.

Innanzitutto sfruttando la tecnologia che ci mette a disposizione numerosi strumenti via web (video tutorial, app, video lezioni e simili) per poter svolgere un programma di allenamento “Home Made” composto di ginnastica dinamica o statica, oppure con la possibilità di allenarsi con esercizi sfruttando la conformazione della casa (scale o dislivelli in genere).

Per gli atleti dilettanti come noi, podisti e ciclisti, la ginnastica a corpo libero (piegamenti per gli addominali, potenziamento muscolare, allenamenti posturali leggeri) e l’utilizzo di pesi o altra attrezzatura indoor, sono esercizi che in un periodo di “normale attività” vengono purtroppo “dimenticati”, sia per mancanza di tempo sia per poca inclinazione al sacrificio, ma costituiscono un complemento fondamentale per il benessere fisico generale, per ottenere delle prestazioni di livello superiore e per prevenire infortuni.

I più fortunati che dispongono di spazi idonei, utilizzano il proprio giardino per poter camminare o correre, i rulli per la bicicletta, pedalano con la spin bike oppure utilizzano quel tapis roulant acquistato qualche anno fa e rispolverato per l’occasione.

Insomma diciamo per chi ha una forte volontà questi problemi si sono trasformati in opportunità di cambiamento dei propri allenamenti, magari puntando su discipline nuove e inesplorate.

Ma se per gli adulti i disagi sono facilmente superabili, il vero problema è per i bambini che purtroppo sono costretti a restare intere giornate, spesso davanti alla televisione e ai videogiochi, in spazi talvolta molto stretti come sono i nostri appartamenti. Secondo gli esperti questa situazione di inattività potrebbe causare ripercussioni alla loro salute, sia fisica che mentale.

Il Ministero della Salute, con il portale “Covid-19, come seguire stili di vita corretti anche restando in casa” intende fornire ai cittadini dei validi consigli, rivolti anche ai bambini, per mantenere dei corretti stili di vita, sia motori che alimentari.

Portale del Ministero della Salute, dedicato ai corretti stili di vita in casa

Come indicato nel portale, i bambini devono giocare, essere attivi fisicamente e trascorrere meno tempo possibile seduti a guardare gli schermi anche per una migliore qualità del sonno.

Ci sono diverse attività che si possono fare in casa, come ad esempio:

  • ballare o marciare a suon di musica
  • saltare su un piede solo o camminare a saltelli
  • farci aiutare dai bambini nello svolgimento di piccoli lavori domestici (come mettere a posto i giocattoli, apparecchiare la tavola, aiutare con i panni), a cucinare o a svolgere piccoli lavori di giardinaggio

L'OMS fornisce importanti indicazioni sul movimento che dovrebbero fare i bambini:

  • i neonati (sotto l’anno di vita) dovrebbero muoversi più volte al giorno, in vari modi, soprattutto giocando a terra e per i neonati che ancora non si muovono vanno considerati almeno 30 minuti a pancia in giù (posizione prona) durante il giorno
  • i bambini di 1-2 anni dovrebbero trascorrere almeno 180 minuti (anche non consecutivi) in attività fisica di intensità, da moderata a vigorosa, durante l’arco della giornata e non devono rimanere seduti in seggiolini, passeggini ecc. per più di 1 ora alla volta o comunque seduti per lunghi periodi di tempo. Inoltre, per i bambini di 1 anno non è raccomandato passare del tempo guardando la televisione, video, o giocando ai videogiochi) e per quelli di 2 anni è consigliabile non stare più di un'ora al giorno davanti allo schermo
  • i bambini di 3-4 anni dovrebbero trascorrere almeno 180 minuti in movimento (anche non consecutivi) impegnandosi in diverse tipologie di attività fisica, di cui almeno 60 minuti di attività di intensità da moderata a vigorosa, durante l’arco della giornata. Anche per loro è consigliabile non stare troppo seduti e non trascorrere più di un’ora al giorno davanti allo schermo, privilegiando le attività come la lettura con un adulto
  • bambini e adolescenti: 5-17 anni: secondo le linee di indirizzo nazionali, in linea con le linee guida dell’OMS, i bambini e gli adolescenti di età compresa tra i 5 e i 17 anni dovrebbero praticare almeno 60 minuti di attività fisica quotidiana di intensità moderata-vigorosa

A nostro parere è vero che in questo periodo i bambini e ragazzi non possono fare ciò che facevano prima, ma è altrettanto vero che questa pandemia ci ha offerto la possibilità di restare maggiormente con i nostri figli, riscoprendo dei divertimenti sani e fortificando i legami famigliari, talvolta messi a dura prova dalla frenesia del mondo moderno.

È legittimo però porsi delle domande sulle ripercussioni future di questa pandemia, ad esempio per quei bambini in età evolutiva che non hanno attualmente la possibilità di svolgere attività sportiva di gruppo, assieme ai coetanei.

Le Associazioni di Promozione Sportiva costituiscono uno di quei corpi intermedi della comunità, portatori di valori autentici quali il rispetto delle regole di gruppo, l’importanza dell’impegno e del sacrificio, ed hanno una funzione educativa indispensabile per creare dei buoni cittadini del futuro.

Con i provvedimenti normativi di questi ultimi giorni riscontriamo dei timidi ma incoraggianti passi verso un ritorno ad una situazione più normale. Fermo restando l’assoluta necessità di tutelare la salute pubblica e la vita delle persone, ci auguriamo che ci sia grande senso di responsabilità da parte di tutti i cittadini nel rispetto delle regole proposte anche a livello comunale. Ben venga la possibilità di poter passeggiare nei dintorni della propria abitazione, ma con il rispetto rigoroso delle norme di sicurezza pubblica.

Sarà un percorso lungo e tortuoso ma è fondamentale, una volta passata questa terribile emergenza, ricominciare proprio dallo Sport di base, consci che l’attività motoria, sia per i bambini che per gli adulti, possa costituire uno dei volani per riacquistare vigore fisico, slancio economico ma soprattutto quell'equilibrio mentale messo a dura prova in questo momento di grande difficoltà.

26
April
2020

Sport e Coronavirus

Giuseppe Facchinetti
Giuseppe Facchinetti
Davide Sandrini
Davide Sandrini

🤝 Collaboratori

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📝 Descrizione del Progetto

È assodato da molto tempo che l’esercizio fisico fa bene, sia per il corpo che per la mente. La pratica sportiva, soprattutto nei minori e soprattutto per gli sport di squadra, aiuta la socializzazione e la formazione dei cittadini del futuro.

Il Ministero della Salute nelle Linee di indirizzo sull'attività fisica per le differenti fasce d’età e con riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche e a sottogruppi specifici di popolazione, recependo le indicazioni di studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.), fotografa un quadro allarmante per quanto concerne lo svolgimento dell’attività sportiva in Italia:

  • Bambini: solo il 18% pratica sport per non più di un’ora a settimana (Studio OKkio alla salute 2016)
  • Adulti: il 33,6% delle persone con età compresa tra 18 e 69 anni è classificato come sedentario, cioè non fa un lavoro pesante e non pratica attività fisica nel tempo libero (Studio PASSI 2014-2017)
  • Over 65: l’attività maggiormente praticata è camminare fuori casa, le attività domestiche rappresentano l’interesse principale, troppo poco tempo dedicato ad allenare la forza muscolare (Studio PASSI d'argento 2016-2017)

L’Organizzazione Mondiale della Sanità pertanto sta spingendo da anni tutti i Governi Nazionali affinché mettano in atto politiche che promuovano il movimento, in generale, e la pratica sportiva, in particolare, con regolarità (corsa individuale, passeggiate, uso della bicicletta, sport agonistici e non agonistici) per perseguire a lungo termine lo scopo dichiarato di prevenire le malattie croniche come ischemia, infarto, ipertensione, obesità, diabete e stimolare un corretto stile di vita delle persone che generi un autentico benessere dei cittadini anche in età avanzata.

Ma in tempi di Coronavirus come è possibile coniugare la necessità di rispettare le regole giustamente imposte dalle Autorità Sanitarie in tema di limitazione dei contagi, con la possibilità di svolgere del sano movimento?

È ovvio che lo stare chiusi in casa, per un periodo prolungato, aumenti il rischio di sedentarietà anche nei soggetti che prima della pandemia svolgevano una minima attività motoria come le passeggiate, le gite in bicicletta oppure la ginnastica in palestra.

Ognuno di noi deve cercare, in base alle proprie possibilità in termini di spazi abitativi, di svolgere movimento in maniera diversa. Fin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus c’è chi come noi ha iniziato a fare con metodo e sacrificio quella parte di preparazione atletica che non richiede grandi spazi aperti e per la quale bastano pochi metri quadrati. Pertanto è consigliato non darsi per vinti e, come si suol dire, “fare di necessità virtù”.

Innanzitutto sfruttando la tecnologia che ci mette a disposizione numerosi strumenti via web (video tutorial, app, video lezioni e simili) per poter svolgere un programma di allenamento “Home Made” composto di ginnastica dinamica o statica, oppure con la possibilità di allenarsi con esercizi sfruttando la conformazione della casa (scale o dislivelli in genere).

Per gli atleti dilettanti come noi, podisti e ciclisti, la ginnastica a corpo libero (piegamenti per gli addominali, potenziamento muscolare, allenamenti posturali leggeri) e l’utilizzo di pesi o altra attrezzatura indoor, sono esercizi che in un periodo di “normale attività” vengono purtroppo “dimenticati”, sia per mancanza di tempo sia per poca inclinazione al sacrificio, ma costituiscono un complemento fondamentale per il benessere fisico generale, per ottenere delle prestazioni di livello superiore e per prevenire infortuni.

I più fortunati che dispongono di spazi idonei, utilizzano il proprio giardino per poter camminare o correre, i rulli per la bicicletta, pedalano con la spin bike oppure utilizzano quel tapis roulant acquistato qualche anno fa e rispolverato per l’occasione.

Insomma diciamo per chi ha una forte volontà questi problemi si sono trasformati in opportunità di cambiamento dei propri allenamenti, magari puntando su discipline nuove e inesplorate.

Ma se per gli adulti i disagi sono facilmente superabili, il vero problema è per i bambini che purtroppo sono costretti a restare intere giornate, spesso davanti alla televisione e ai videogiochi, in spazi talvolta molto stretti come sono i nostri appartamenti. Secondo gli esperti questa situazione di inattività potrebbe causare ripercussioni alla loro salute, sia fisica che mentale.

Il Ministero della Salute, con il portale “Covid-19, come seguire stili di vita corretti anche restando in casa” intende fornire ai cittadini dei validi consigli, rivolti anche ai bambini, per mantenere dei corretti stili di vita, sia motori che alimentari.

Portale del Ministero della Salute, dedicato ai corretti stili di vita in casa

Come indicato nel portale, i bambini devono giocare, essere attivi fisicamente e trascorrere meno tempo possibile seduti a guardare gli schermi anche per una migliore qualità del sonno.

Ci sono diverse attività che si possono fare in casa, come ad esempio:

  • ballare o marciare a suon di musica
  • saltare su un piede solo o camminare a saltelli
  • farci aiutare dai bambini nello svolgimento di piccoli lavori domestici (come mettere a posto i giocattoli, apparecchiare la tavola, aiutare con i panni), a cucinare o a svolgere piccoli lavori di giardinaggio

L'OMS fornisce importanti indicazioni sul movimento che dovrebbero fare i bambini:

  • i neonati (sotto l’anno di vita) dovrebbero muoversi più volte al giorno, in vari modi, soprattutto giocando a terra e per i neonati che ancora non si muovono vanno considerati almeno 30 minuti a pancia in giù (posizione prona) durante il giorno
  • i bambini di 1-2 anni dovrebbero trascorrere almeno 180 minuti (anche non consecutivi) in attività fisica di intensità, da moderata a vigorosa, durante l’arco della giornata e non devono rimanere seduti in seggiolini, passeggini ecc. per più di 1 ora alla volta o comunque seduti per lunghi periodi di tempo. Inoltre, per i bambini di 1 anno non è raccomandato passare del tempo guardando la televisione, video, o giocando ai videogiochi) e per quelli di 2 anni è consigliabile non stare più di un'ora al giorno davanti allo schermo
  • i bambini di 3-4 anni dovrebbero trascorrere almeno 180 minuti in movimento (anche non consecutivi) impegnandosi in diverse tipologie di attività fisica, di cui almeno 60 minuti di attività di intensità da moderata a vigorosa, durante l’arco della giornata. Anche per loro è consigliabile non stare troppo seduti e non trascorrere più di un’ora al giorno davanti allo schermo, privilegiando le attività come la lettura con un adulto
  • bambini e adolescenti: 5-17 anni: secondo le linee di indirizzo nazionali, in linea con le linee guida dell’OMS, i bambini e gli adolescenti di età compresa tra i 5 e i 17 anni dovrebbero praticare almeno 60 minuti di attività fisica quotidiana di intensità moderata-vigorosa

A nostro parere è vero che in questo periodo i bambini e ragazzi non possono fare ciò che facevano prima, ma è altrettanto vero che questa pandemia ci ha offerto la possibilità di restare maggiormente con i nostri figli, riscoprendo dei divertimenti sani e fortificando i legami famigliari, talvolta messi a dura prova dalla frenesia del mondo moderno.

È legittimo però porsi delle domande sulle ripercussioni future di questa pandemia, ad esempio per quei bambini in età evolutiva che non hanno attualmente la possibilità di svolgere attività sportiva di gruppo, assieme ai coetanei.

Le Associazioni di Promozione Sportiva costituiscono uno di quei corpi intermedi della comunità, portatori di valori autentici quali il rispetto delle regole di gruppo, l’importanza dell’impegno e del sacrificio, ed hanno una funzione educativa indispensabile per creare dei buoni cittadini del futuro.

Con i provvedimenti normativi di questi ultimi giorni riscontriamo dei timidi ma incoraggianti passi verso un ritorno ad una situazione più normale. Fermo restando l’assoluta necessità di tutelare la salute pubblica e la vita delle persone, ci auguriamo che ci sia grande senso di responsabilità da parte di tutti i cittadini nel rispetto delle regole proposte anche a livello comunale. Ben venga la possibilità di poter passeggiare nei dintorni della propria abitazione, ma con il rispetto rigoroso delle norme di sicurezza pubblica.

Sarà un percorso lungo e tortuoso ma è fondamentale, una volta passata questa terribile emergenza, ricominciare proprio dallo Sport di base, consci che l’attività motoria, sia per i bambini che per gli adulti, possa costituire uno dei volani per riacquistare vigore fisico, slancio economico ma soprattutto quell'equilibrio mentale messo a dura prova in questo momento di grande difficoltà.

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