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2
February
2020

Valutazione dell'Impatto delle Politiche Familiari

La valutazione per misurare se e quanto la Famiglia è presente e rilevante nelle scelte amministrative e per progettare e realizzare politiche familiari sempre migliori

Maurizio Bernardi
Maurizio Bernardi
Chiara Trotti
Chiara Trotti

La Valutazione dell’Impatto Familiare

Già dalle primissime versioni del PIPolFam si è cercato di organizzare una qualche forma di monitoraggio dei singoli progetti e di verifica degli effetti che essi producono sulla comunità.

Questa attività però, pur utile per quanto riguarda una semplice verifica dell’avanzamento dei progetti,non è certamente alla portata di amministratori e tecnici comunali per quel che riguarda una vera e propria valutazione degli effetti delle scelte amministrative sui cittadini, sulle famiglie, sulle loro forme organizzative.

Oltre al fatto che in linea di principio, i “controlli” dovrebbero prevedere l’azione di persone ed enti terzi rispetto a chi effettua le scelte e a chi opera concretamente, vanno sottolineate anche la relativa novità della Valutazione di Impatto Familiare e la complessità di questo tipo di misurazioni e valutazioni essendo complessa la società all'interno della quale la famiglia si trova.

In realtà la Valutazione di Impatto Familiare (d’ora in poi VIF) può/dovrebbe essere attuata prima di tutto nella fase di elaborazione dei programmi di intervento, in analogia con la VIA(Valutazione di Impatto Ambientale - La Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) è nata negli Stati Uniti nel 1969 con il National Environment Policy Act (NEPA) anticipando il principio fondatore del concetto di Sviluppo Sostenibile.
In Europa tale procedura è stata introdotta dalla Direttiva Comunitaria 85/337/CEE(Direttiva del Consiglio del 27 giugno 1985, Valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati) quale strumento fondamentale di politica ambientale), dove è evidente che tale valutazione deve assolutamente precedere il via a qualsiasi opera, per impedire che avvengano impatti negativi (con conseguenze spesso irreversibili) sull'ambiente, anziché limitarsi a riconoscerli una volta che si verificano.

E perché allora non essere altrettanto rigorosi, almeno in tema di servizi alla persona, nel domandarsi come un provvedimento impatta sulle relazioni familiari dei destinatari, prima che questo impatto si verifichi?

Ovviamente la VIF è decisiva anche nella valutazione ex post, per capire meglio cosa sia davvero successo alle famiglie.

Connesso al tema della valutazione è il monitoraggio, che riguarda la presenza di adeguati flussi informativi, e una loro appropriata gestione. Senza dati affidabili, raccolti ed elaborati tempestivamente, e gestiti da soggetti/uffici/ambiti dell’organizzazione preposti a questo scopo, ogni valutazione rischia di essere imprecisa o troppo in ritardo. Oltre alle valutazioni ex ante ed ex post,occorre quindi presidiare il monitoraggio in itinere, che consentirebbe anche piccoli aggiustamenti all'interno dell’operatività stessa dei progetti elaborati.

La VIF va distinta da generiche valutazioni di impatto sociale in quanto queste ultime tipicamente considerano l’individuo, anziché la persona con le sue relazioni familiari.

Del resto l’esigenza di strumenti affidabili e standardizzati per valutare le politiche sociali e familiari è ormai riconosciuta da più parti, non solo in Italia: lo stesso Piano Nazionale per la Famiglia (PIANO NAZIONALE PER LA FAMIGLIA – Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche della Famiglia - 7 giugno 2012) approvato dal Governo (giugno 2012) nella Parte 9 (Monitoraggio delle politiche familiari) ribadiva la necessità di “prevedere misure specifiche, all'interno delle stesse leggi, oltre che nell'organizzazione della Pubblica Amministrazione, per monitorare la loro applicazione e i loro esiti”.

In particolare, sempre nella Parte 9, veniva così esplicitata la necessità di una VIF (Valutazione di Impatto Familiare):

b) Potrà essere elaborato uno strumento generale di monitoraggio consistente nella Valutazione di impatto familiare (VIF). Per Valutazione d’impatto Familiare s'intende:

  • la valutazione preventiva delle ricadute dei provvedimenti nazionali e regionali relativamente al rapporto tra carico fiscale, reddito e composizione del nucleo familiare;
  • la verifica sistematica dei risultati in termini di qualità e di efficacia delle prestazioni e dei benefici indirizzati alla famiglia;
  • la differenziazione e la proporzionalità in rapporto alla composizione del nucleo familiare e del suo reddito delle decisioni di politica fiscale, tributaria e tariffaria di competenza nazionale e regionale.

Recentemente si è svolto un seminario internazionale a Milano che appare meritevole di approfondimenti anche per un contesto locale e per una amministrazione comunale.

Si tratta del seminario internazionale “Il Family Impact Lens: un approccio focalizzato sulla famiglia per le politiche e gli interventi”, promosso congiuntamente dal Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolica di Milano e dal Cisf (Centro Internazionale Studi Famiglia), in collaborazione con il Family Impact Institute della Purdue University (Indiana, USA), realizzato il 21 e 22 settembre 2017.

A partire dal confronto sviluppato in tale ambito, è emersa l’innovatività della metodologia presentata, promossa e sperimentata da oltre vent'anni in oltre la metà degli Stati degli USA (come illustrato dalla prof. Karen Bogenschneider  durante il seminario).

The Family Impact Lens in Policy and Practice

Tale metodologia consente infatti di innescare un dialogo virtuoso e circolare tra policy makers e ricercatori, con l’obiettivo di verificare quanto e come i vari interventi di politica pubblica (interventi per le famiglie, ma anche interventi nell'ambito delle politiche sociali, sanitarie, educative, urbanistiche, di sviluppo economico) modificano – in positivo o in negativo – le condizioni di vita e di benessere delle famiglie, nelle loro diverse forme strutturali e condizioni socio-economiche.

La nostra amministrazione ha pertanto ritenuto opportuno avviare alcuni specifici percorsi di valutazione di impatto familiare, verificando come i propri interventi (già attuati o in fase di progettazione) siano stati/saranno in grado di rafforzare le famiglie secondo questi principi.

Si intende iniziare questi percorsi indirizzati al VIF insieme ad altri Enti Locali che vogliono condividere una analoga esperienza attraverso la partecipazione dell'Università di Verona (Dipartimento di Economia), dell’Università Cattolica di Milano(Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia) e del Cisf (Centro Internazionale Studi Famiglia), e la collaborazione con il Family Impact Institute della Purdue University (Indiana, USA).

La Valutazione dell’Impatto Familiare delle Politiche Familiari castelnovesi

Per passare però da una forma di controllo “fai da te” ad un metodo strutturato è stato necessario avvalersi della collaborazione dell’Università Cattolica di Milano (UNICatt) e del Centro Internazionale Studi Famiglia (CISF) che, nel mese di settembre 2017, ci ha invitato a portare la nostra esperienza amministrativa sulle politiche famigliari nel Convegno sulla Valutazione dell’Impatto Famigliare (VIF) “Family Impact Lens”.

Nell'anno successivo, con UNICatt e CISF, abbiamo fatto partire il progetto di VIF dedicato in particolare alla valutazione dell’impatto sulle famiglie dell’applicazione del Fattore Famiglia Comunale (FFC) nei sei anni consecutivi di applicazione e alla valutazione della percezione da parte delle famiglie stesse delle Politiche Famigliari del nostro comune e del FFC in particolare.

Sono senza dubbio molto incoraggianti i risultati di questo lavoro che dimostrano la bontà degli effetti dell’applicazione del FFC (efficacia e rilevanza della misura), sia della consapevolezza delle famiglie che hanno partecipato a due Focus Group.

In particolare, nel Convegno “Family Impact” e nella successiva riunione operativa del 16 gennaio scorso,sono stati definiti criteri ed obiettivi dei lavori di analisi dei dati relativi all'applicazione del FFC dal 2013 al 2019 e dei Focus Group.

Nel convegno “Family Impact 2” dell’11 aprile sono stati esposti i risultati del lavoro di analisi dei dati sul FFC e delle attività dei Focus Group.

I sei anni di applicazione del FFC mostrano che le famiglie che hanno avuto agevolazioni economiche sono state da 163 a 190 alcune delle quali hanno avuto più di una agevolazione, sia perché avevano più di un figlio che utilizzava i servizi, sia perché lo stesso figlio usufruiva di più servizi (ad esempio riduzione della retta della scuola d’infanzia e riduzione sul trasporto scolastico).

Rette annuali minime e massime per i tre servizi per i quali si applica il Fattore Famiglia a Castelnuovo del Garda

La media delle agevolazioni annuali riconosciute è stata tra i 223 e i 311 euro per la retta della scuola d’infanzia, tra i 51 (primo anno di applicazione) e 201 euro per il trasporto scolastico e tra 1.213 e 1.758 euro per la retta dell’asilo nido.

Infine, le famiglie partecipanti ai due Focus Group hanno manifestato non solo il loro apprezzamento per il beneficio, ma anche un’ottima conoscenza del FFC. Inoltre queste famiglie hanno espresso la loro positiva percezione nei confronti dell’insieme delle Politiche Familiari di Castelnuovo.

2
February
2020

Valutazione dell'Impatto delle Politiche Familiari

La valutazione per misurare se e quanto la Famiglia è presente e rilevante nelle scelte amministrative e per progettare e realizzare politiche familiari sempre migliori

Maurizio Bernardi
Maurizio Bernardi
Chiara Trotti
Chiara Trotti

📝 Descrizione del Progetto

VIF (Valutazione dell'Impatto Familiare), è una tecnica che presenta della analogie con le tecniche di valutazione dell'impatto ambientale (VIA, VAS, …) e presuppone delle analisi di impatto delle azioni amministrative sia in fase di progetto, sia in fase di attuazione, sia a conclusione dell'azione stessa. Questo modo di procedere, basato su analisi, simulazione, misura, monitoraggio, già utilizzato da anni negli USA dovrebbe consentire di rendere più efficaci gli interventi, di limitare sprechi e gli effetti indesiderati, in un'ottica di miglioramento continuo. E' prevista la collaborazione con le università di Verona, Cattolica di Milano, Universities of Wisconsin, CISF.

La Valutazione dell’Impatto Familiare

Già dalle primissime versioni del PIPolFam si è cercato di organizzare una qualche forma di monitoraggio dei singoli progetti e di verifica degli effetti che essi producono sulla comunità.

Questa attività però, pur utile per quanto riguarda una semplice verifica dell’avanzamento dei progetti,non è certamente alla portata di amministratori e tecnici comunali per quel che riguarda una vera e propria valutazione degli effetti delle scelte amministrative sui cittadini, sulle famiglie, sulle loro forme organizzative.

Oltre al fatto che in linea di principio, i “controlli” dovrebbero prevedere l’azione di persone ed enti terzi rispetto a chi effettua le scelte e a chi opera concretamente, vanno sottolineate anche la relativa novità della Valutazione di Impatto Familiare e la complessità di questo tipo di misurazioni e valutazioni essendo complessa la società all'interno della quale la famiglia si trova.

In realtà la Valutazione di Impatto Familiare (d’ora in poi VIF) può/dovrebbe essere attuata prima di tutto nella fase di elaborazione dei programmi di intervento, in analogia con la VIA(Valutazione di Impatto Ambientale - La Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) è nata negli Stati Uniti nel 1969 con il National Environment Policy Act (NEPA) anticipando il principio fondatore del concetto di Sviluppo Sostenibile.
In Europa tale procedura è stata introdotta dalla Direttiva Comunitaria 85/337/CEE(Direttiva del Consiglio del 27 giugno 1985, Valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati) quale strumento fondamentale di politica ambientale), dove è evidente che tale valutazione deve assolutamente precedere il via a qualsiasi opera, per impedire che avvengano impatti negativi (con conseguenze spesso irreversibili) sull'ambiente, anziché limitarsi a riconoscerli una volta che si verificano.

E perché allora non essere altrettanto rigorosi, almeno in tema di servizi alla persona, nel domandarsi come un provvedimento impatta sulle relazioni familiari dei destinatari, prima che questo impatto si verifichi?

Ovviamente la VIF è decisiva anche nella valutazione ex post, per capire meglio cosa sia davvero successo alle famiglie.

Connesso al tema della valutazione è il monitoraggio, che riguarda la presenza di adeguati flussi informativi, e una loro appropriata gestione. Senza dati affidabili, raccolti ed elaborati tempestivamente, e gestiti da soggetti/uffici/ambiti dell’organizzazione preposti a questo scopo, ogni valutazione rischia di essere imprecisa o troppo in ritardo. Oltre alle valutazioni ex ante ed ex post,occorre quindi presidiare il monitoraggio in itinere, che consentirebbe anche piccoli aggiustamenti all'interno dell’operatività stessa dei progetti elaborati.

La VIF va distinta da generiche valutazioni di impatto sociale in quanto queste ultime tipicamente considerano l’individuo, anziché la persona con le sue relazioni familiari.

Del resto l’esigenza di strumenti affidabili e standardizzati per valutare le politiche sociali e familiari è ormai riconosciuta da più parti, non solo in Italia: lo stesso Piano Nazionale per la Famiglia (PIANO NAZIONALE PER LA FAMIGLIA – Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche della Famiglia - 7 giugno 2012) approvato dal Governo (giugno 2012) nella Parte 9 (Monitoraggio delle politiche familiari) ribadiva la necessità di “prevedere misure specifiche, all'interno delle stesse leggi, oltre che nell'organizzazione della Pubblica Amministrazione, per monitorare la loro applicazione e i loro esiti”.

In particolare, sempre nella Parte 9, veniva così esplicitata la necessità di una VIF (Valutazione di Impatto Familiare):

b) Potrà essere elaborato uno strumento generale di monitoraggio consistente nella Valutazione di impatto familiare (VIF). Per Valutazione d’impatto Familiare s'intende:

  • la valutazione preventiva delle ricadute dei provvedimenti nazionali e regionali relativamente al rapporto tra carico fiscale, reddito e composizione del nucleo familiare;
  • la verifica sistematica dei risultati in termini di qualità e di efficacia delle prestazioni e dei benefici indirizzati alla famiglia;
  • la differenziazione e la proporzionalità in rapporto alla composizione del nucleo familiare e del suo reddito delle decisioni di politica fiscale, tributaria e tariffaria di competenza nazionale e regionale.

Recentemente si è svolto un seminario internazionale a Milano che appare meritevole di approfondimenti anche per un contesto locale e per una amministrazione comunale.

Si tratta del seminario internazionale “Il Family Impact Lens: un approccio focalizzato sulla famiglia per le politiche e gli interventi”, promosso congiuntamente dal Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolica di Milano e dal Cisf (Centro Internazionale Studi Famiglia), in collaborazione con il Family Impact Institute della Purdue University (Indiana, USA), realizzato il 21 e 22 settembre 2017.

A partire dal confronto sviluppato in tale ambito, è emersa l’innovatività della metodologia presentata, promossa e sperimentata da oltre vent'anni in oltre la metà degli Stati degli USA (come illustrato dalla prof. Karen Bogenschneider  durante il seminario).

The Family Impact Lens in Policy and Practice

Tale metodologia consente infatti di innescare un dialogo virtuoso e circolare tra policy makers e ricercatori, con l’obiettivo di verificare quanto e come i vari interventi di politica pubblica (interventi per le famiglie, ma anche interventi nell'ambito delle politiche sociali, sanitarie, educative, urbanistiche, di sviluppo economico) modificano – in positivo o in negativo – le condizioni di vita e di benessere delle famiglie, nelle loro diverse forme strutturali e condizioni socio-economiche.

La nostra amministrazione ha pertanto ritenuto opportuno avviare alcuni specifici percorsi di valutazione di impatto familiare, verificando come i propri interventi (già attuati o in fase di progettazione) siano stati/saranno in grado di rafforzare le famiglie secondo questi principi.

Si intende iniziare questi percorsi indirizzati al VIF insieme ad altri Enti Locali che vogliono condividere una analoga esperienza attraverso la partecipazione dell'Università di Verona (Dipartimento di Economia), dell’Università Cattolica di Milano(Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia) e del Cisf (Centro Internazionale Studi Famiglia), e la collaborazione con il Family Impact Institute della Purdue University (Indiana, USA).

La Valutazione dell’Impatto Familiare delle Politiche Familiari castelnovesi

Per passare però da una forma di controllo “fai da te” ad un metodo strutturato è stato necessario avvalersi della collaborazione dell’Università Cattolica di Milano (UNICatt) e del Centro Internazionale Studi Famiglia (CISF) che, nel mese di settembre 2017, ci ha invitato a portare la nostra esperienza amministrativa sulle politiche famigliari nel Convegno sulla Valutazione dell’Impatto Famigliare (VIF) “Family Impact Lens”.

Nell'anno successivo, con UNICatt e CISF, abbiamo fatto partire il progetto di VIF dedicato in particolare alla valutazione dell’impatto sulle famiglie dell’applicazione del Fattore Famiglia Comunale (FFC) nei sei anni consecutivi di applicazione e alla valutazione della percezione da parte delle famiglie stesse delle Politiche Famigliari del nostro comune e del FFC in particolare.

Sono senza dubbio molto incoraggianti i risultati di questo lavoro che dimostrano la bontà degli effetti dell’applicazione del FFC (efficacia e rilevanza della misura), sia della consapevolezza delle famiglie che hanno partecipato a due Focus Group.

In particolare, nel Convegno “Family Impact” e nella successiva riunione operativa del 16 gennaio scorso,sono stati definiti criteri ed obiettivi dei lavori di analisi dei dati relativi all'applicazione del FFC dal 2013 al 2019 e dei Focus Group.

Nel convegno “Family Impact 2” dell’11 aprile sono stati esposti i risultati del lavoro di analisi dei dati sul FFC e delle attività dei Focus Group.

I sei anni di applicazione del FFC mostrano che le famiglie che hanno avuto agevolazioni economiche sono state da 163 a 190 alcune delle quali hanno avuto più di una agevolazione, sia perché avevano più di un figlio che utilizzava i servizi, sia perché lo stesso figlio usufruiva di più servizi (ad esempio riduzione della retta della scuola d’infanzia e riduzione sul trasporto scolastico).

Rette annuali minime e massime per i tre servizi per i quali si applica il Fattore Famiglia a Castelnuovo del Garda

La media delle agevolazioni annuali riconosciute è stata tra i 223 e i 311 euro per la retta della scuola d’infanzia, tra i 51 (primo anno di applicazione) e 201 euro per il trasporto scolastico e tra 1.213 e 1.758 euro per la retta dell’asilo nido.

Infine, le famiglie partecipanti ai due Focus Group hanno manifestato non solo il loro apprezzamento per il beneficio, ma anche un’ottima conoscenza del FFC. Inoltre queste famiglie hanno espresso la loro positiva percezione nei confronti dell’insieme delle Politiche Familiari di Castelnuovo.

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