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15
November
2020

Il nuovo D.U.P. non sembra tanto nuovo

Grossi dubbi sulla programmazione del bilancio

Davide Sandrini
Davide Sandrini
Roberto Oliosi
Roberto Oliosi
Silvia Fiorio
Silvia Fiorio
Chiara Trotti
Chiara Trotti

Il D.U.P., Documento Unico di Programmazione, è uno strumento veramente potente in mano all'Amministrazione Comunale, come guida strategica e operativa dell’ente per affrontare e gestire le discontinuità ambientali, ed è necessario per tutti gli altri documenti che seguiranno per la programmazione del Bilancio.

Purtroppo il testo di quest'ultimo D.U.P. 2021-2023 lascia molti dubbi sui quali abbiamo prontamente chiesto chiarimenti, ma anche in questo caso siamo stati esclusi dalle discussioni.

Copia, taglia e incolla

Si potrebbe sorvolare sulle parti per cui si è fatto un semplice “Copia e Incolla” dal precedente D.U.P., ma con l’emergenza COVID-19 e i cambiamenti in atto nell’ultimo anno si sarebbero aspettate delle misure più incisive o quantomeno più ragionate su tematiche forti come la gestione della pandemia.

Invece una parte quasi completamente tagliata fuori dal documento di programmazione è l’impegno a sostenere le Famiglie, le Scuole, le Imprese, e soprattutto i disoccupati e le persone in difficoltà. I tagli si sarebbero dovuti effettuare su opere e manifestazioni non necessarie e prorogabili, su consulenze ingiustificate e su spese pubblicitarie, dirottando i fondi dove esiste un’urgenza vera.

A questo proposito, fa scalpore anche il taglio del Fattore Famiglia Comunale, strumento di eccellenza in ambito di Politiche Familiari, l’abbandono della certificazione ambientale EMAS e del progetto S.A.I.C., che invece stavano portando il nostro comune verso politiche in linea con la sostenibilità ambientale e l’aumento degli standard di efficienza.

Promesse dimenticate e lavori bloccati

Tra i grandi esclusi di questo testo non si può certo dimenticare la riapertura delle Poste di Sandrà, di cui l'attuale Amministrazione aveva fatto il suo cavallo di battaglia, sparito completamente da ogni documento o azione comunale. Come anche la rotonda della Gasperina, ferma a maggio 2019, come il proseguo della realizzazione della nuova Piazza di Cavalcaselle e come ogni altra opera pubblica a Castelnuovo del Garda del resto.

Ci spaventa dal punto di vista ambientale la mancata menzione al nuovo inceneritore di Novaresine e del suo sistema di monitoraggio delle emissioni.

E dell’incongruenza sui fondi alle scuole? Nel testo del D.U.P. si parla di “contributi alle scuole materne per la gestione dell’emergenza pandemica da Covid-19”, mentre nella convenzione approvata in Consiglio si parla di “possibilità di accedere a detti contributi”. Una bella differenza sia nella forma che nella sostanza.

Esclusi dai pensieri di questa Maggioranza consiliare anche i disabili (ma anche anziani e genitori con passeggini) che non vedranno nessun intervento di miglioramento dell’accessibilità degli edifici e degli spazi comunali considerato che nemmeno il P.E.B.A. (Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche) è stato inserito nella pianificazione economica; stessa sorte per sei famiglie bisognose che vedono sfumare la possibilità di ottenere gli altrettanti appartamenti precedentemente riservati all’emergenza abitativa ed oggi invece destinati ad uffici.

Progettare bene per migliorare la vita delle persone

Gli interventi su cui punta questo D.U.P. non ci convincono e non tengono conto del prossimo futuro o di un miglioramento a lungo termine per la nostra Castelnuovo che meriterebbe una maggiore cura nelle scelte urbanistiche (soprattutto per le colline moreniche e la zona lago) per incentivare il turismo, oltre che garantire anche la salvaguardia del paesaggio e la tutela dell’ambiente.

La precedente Amministrazione aveva attuato operazioni di rinaturalizzazione del suolo e dei manufatti in stato di degrado, ma questi interventi non trovano prosieguo. Come anche le operazioni per la prevenzione delle dipendenze, della violenza sulle donne, il gioco d’azzardo compulsivo e altre ludopatie, che sono vere piaghe della nostra società e che emergono ancora più durante i periodi di crisi, come quello che stiamo vivendo.

15
November
2020

Il nuovo D.U.P. non sembra tanto nuovo

Grossi dubbi sulla programmazione del bilancio

Davide Sandrini
Davide Sandrini
Roberto Oliosi
Roberto Oliosi
Silvia Fiorio
Silvia Fiorio
Chiara Trotti
Chiara Trotti

🤝 Collaboratori

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📝 Descrizione del Progetto

Il D.U.P., Documento Unico di Programmazione, è uno strumento veramente potente in mano all'Amministrazione Comunale, come guida strategica e operativa dell’ente per affrontare e gestire le discontinuità ambientali, ed è necessario per tutti gli altri documenti che seguiranno per la programmazione del Bilancio.

Purtroppo il testo di quest'ultimo D.U.P. 2021-2023 lascia molti dubbi sui quali abbiamo prontamente chiesto chiarimenti, ma anche in questo caso siamo stati esclusi dalle discussioni.

Copia, taglia e incolla

Si potrebbe sorvolare sulle parti per cui si è fatto un semplice “Copia e Incolla” dal precedente D.U.P., ma con l’emergenza COVID-19 e i cambiamenti in atto nell’ultimo anno si sarebbero aspettate delle misure più incisive o quantomeno più ragionate su tematiche forti come la gestione della pandemia.

Invece una parte quasi completamente tagliata fuori dal documento di programmazione è l’impegno a sostenere le Famiglie, le Scuole, le Imprese, e soprattutto i disoccupati e le persone in difficoltà. I tagli si sarebbero dovuti effettuare su opere e manifestazioni non necessarie e prorogabili, su consulenze ingiustificate e su spese pubblicitarie, dirottando i fondi dove esiste un’urgenza vera.

A questo proposito, fa scalpore anche il taglio del Fattore Famiglia Comunale, strumento di eccellenza in ambito di Politiche Familiari, l’abbandono della certificazione ambientale EMAS e del progetto S.A.I.C., che invece stavano portando il nostro comune verso politiche in linea con la sostenibilità ambientale e l’aumento degli standard di efficienza.

Promesse dimenticate e lavori bloccati

Tra i grandi esclusi di questo testo non si può certo dimenticare la riapertura delle Poste di Sandrà, di cui l'attuale Amministrazione aveva fatto il suo cavallo di battaglia, sparito completamente da ogni documento o azione comunale. Come anche la rotonda della Gasperina, ferma a maggio 2019, come il proseguo della realizzazione della nuova Piazza di Cavalcaselle e come ogni altra opera pubblica a Castelnuovo del Garda del resto.

Ci spaventa dal punto di vista ambientale la mancata menzione al nuovo inceneritore di Novaresine e del suo sistema di monitoraggio delle emissioni.

E dell’incongruenza sui fondi alle scuole? Nel testo del D.U.P. si parla di “contributi alle scuole materne per la gestione dell’emergenza pandemica da Covid-19”, mentre nella convenzione approvata in Consiglio si parla di “possibilità di accedere a detti contributi”. Una bella differenza sia nella forma che nella sostanza.

Esclusi dai pensieri di questa Maggioranza consiliare anche i disabili (ma anche anziani e genitori con passeggini) che non vedranno nessun intervento di miglioramento dell’accessibilità degli edifici e degli spazi comunali considerato che nemmeno il P.E.B.A. (Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche) è stato inserito nella pianificazione economica; stessa sorte per sei famiglie bisognose che vedono sfumare la possibilità di ottenere gli altrettanti appartamenti precedentemente riservati all’emergenza abitativa ed oggi invece destinati ad uffici.

Progettare bene per migliorare la vita delle persone

Gli interventi su cui punta questo D.U.P. non ci convincono e non tengono conto del prossimo futuro o di un miglioramento a lungo termine per la nostra Castelnuovo che meriterebbe una maggiore cura nelle scelte urbanistiche (soprattutto per le colline moreniche e la zona lago) per incentivare il turismo, oltre che garantire anche la salvaguardia del paesaggio e la tutela dell’ambiente.

La precedente Amministrazione aveva attuato operazioni di rinaturalizzazione del suolo e dei manufatti in stato di degrado, ma questi interventi non trovano prosieguo. Come anche le operazioni per la prevenzione delle dipendenze, della violenza sulle donne, il gioco d’azzardo compulsivo e altre ludopatie, che sono vere piaghe della nostra società e che emergono ancora più durante i periodi di crisi, come quello che stiamo vivendo.

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